Il mio viaggio in Marocco


La valle dell'Ourika


Venerd� 11 ottobre 2013







Verso le 9.00 si parte da Marrakech
per un'escursione in un villaggio berbero.
Il cielo � nuvoloso e fa anche abbastanza fresco
tanto che, a differenza degli altri giorni,
siamo tutti con golf e scarpe chiuse.
Percorriamo il corso MohammedVi, l'antico corso Francia ai tempi
del protettorato francese, qaundo lo costruirono,
� lungo 11 chilometri, come spartitraffico c'� un bel giardino con aiuole
fiori e panchine.
Ci stiamo dirigendo verso la Valle dell'Ourika



una regione berbera situata ai piedi dell'Alto Atlante
lungo la valle scorre il fiume Ourika.
Gli abitanti vivono di agricoltura,
ogni famiglia ha la sua propriet�
dove coltiva il necessario per vivere.
Praticano anche la pastorizia e l'allevamento.

La strada comincia a salire e per chilometri e chilometri sulle colline circostanti
si vedono ulivi e ulivi.



Caratteristica � la roccia rossa, che, naturalmente,
serve anche per l'artigianato.



il sole, intanto � riuscito a rifarsi strada e, ad allontanare le nuvole,
ora fa di nuovo caldo,
cos� ci possiamo alleggerire.
la guida ci dice che nei dintorni ci sono miniere
di ferro, argento, cobalto, oro e rame.
Durante la strada abbiamo incontrato varie carovane di dromedari
sia in sosta che in cammino,utilizzati per il trasporto delle merci.
Continuiamo ad inoltrarci nella valle, e percorriamo un'alternarsi
di paesaggi, a volte brulli a volte rigogliosi di vegetazione,
spesso scricchiolanti ponticelli di legno, sistemati alla bene e meglio
collegano la strada con piccoli ristoranti sull'altra sponda del fiumicello



ho provato anch'io a percorrere uno di quei ponticelli
ho cercato il meno malandato e non � andata poi tanto male.



Una sosta al facciamo per visitare una casa berbera nei pressi del centro abitato di Oulmes.



Ci vengono offerti prodotti locali a base di focacce intinte in olio, burro e miele



un giro, poi, nei dintorni



e si riparte per tornare a Marrakech.



dove ci attende il pranzo che � previsto,
ci dice la guida,
in un ristorante ebraico.



A me e alla mia amica, piaceva molto questo sottopiatto
abbiamo convinto la guida, poich+ non parliamo arabo,
a chiedere ai proprietari se, per ricordo,

ce ne avrebbero poturo regalere uno ciascuno
beh, conoscevamo a priorei la risposta ma tanto per movimentare
un po' il gruppo che, in previsione della fine del viaggio,
si stava intristendo, ci abbiamo provato ed infatti la risposta
� stata, categoricamente, NO

:)))).



Si riparte, poi per percorrere i 240 chilometri
che ci separano da Casablanca dove avremmo alloggiato
nello stesso albergo in cui abbiamo pernottato all'arrivo.





La partenza
e il rientro in Italia


2 ottobre 2013



Verso le 9,00 viene a prenderci il pullman
per condurci in aeroporto.
Il volo per rientrare in Italia � previsto per l'2 e mezza circa.
S�, � sempre cos�, l'ho notato ad ogni rientro
quel senso di tristezza � fisiologico, anche se si sa che il viaggio
per forza di cose, dovr� aver termine, nel momento
della partenza non si pu� nascondere quel senso di dispiacere
che fa ammutolire le paroel, spewgnere i sorrisi,
azzerare le battute di spirito, tacere la guida, poich�
ormai, non ha pi� nulla da dire.
L'aeroporto Mohammed V � un po' distante da Casablanca e
il traffico rallenta molto il nostro andare



anche se � sabato e le attivit� lavorative sono ferme.

Sbrigate le procedure di imbarco, attendiamo,
facendoci un giretto dentro l'aeroporto, che si d� il via
per entrare in aereo.






Cliccare
per accedere al video









1  2  3  4  5  6  7  8


Avanti



Indietro


Home