Efeso


Marted� 25 settembre 2012


Da Istanbul a Pamukkale


Dopo una levataccia alle 5 per essere pronti per le 6 a scendere
per fare colazione, alle 6,30 tutti in pullman
alla volta dell'antica citt� di Efeso.

In compenso abbiamo potuto assistere al levar del sole
















Un paio di soste lungo il viaggio
ed eccoci ad Efeso









La fondazione e la breve storia


Mentre si pensava fino al 1990 che i resti
della tomba di Miceneo trovati
all'entrata della chiesa di San Giovanni nel 1961
fossero i resti pi� vecchi di Efeso
negli scavi fatti da parte della direzione del Museo
fra la chiesa di San Giovanni e la fortezza,
furono trovati numerosi recipienti di terracotta
e muri di mattoni Tali resti hanno fatto subito venire in mente
che questo posto fosse Apasa, la capitale del regno di Arzawa,
menzionata sui registri Ittiti.
I linguisti condividevano gi� il pensiero
che la parola di Efeso derivasse da Apasa
e ci� ha rinforzato questa tesi.
Cos� possiamo dire che il primo nucleo
di abitazioni di Efeso fu fondato col nome di Apasa
sul colle di Ayasuluk
essendo sata la capitale del regno di Arzawa.
La citt� rimase qui fino all'attacco di Creso, il re di Lidia,
nel 960 a. C. e, dopo questa data, per volere
di questo famoso sovrano
fu ricostruita ai piedi del colle
intorno al tempio di Artemide.
La civilt� micenea fu sconfitta negli qnni 100 A. C.
L'impero ittita perse la guerra contro i Frigi
passati in Anatolia dalla Tracia
e questo territorio venne occupato
da greci parlanti dialetto eolico e ionico scappati dal nord della Grecai
verso sud a causa degli attacchi dei Dori
E queste persone iniziarono a fondare
le colonie in Anatolia settentrionale.
Questo movimento fu completato attorno al 1950 a. C.
Secondo Erodoto esiste una storia interessante
per la colonizzazione di Efeso.
La storia viene raccontata sul fregio dell'edificio conosciuto
come il tempio di Adriano sulla strada dei Coreti.





Il tempio di Adriano





La via dei Coreti







Secondo la storia, Kodros, uno dei re di Atene,
che non si conosce bene, prima della battaglia,
chiese ad un indovino chi avrebbe vinto quella battaglia.
L'indovino disse "vincer� l'esercito il cui re muore
prima del re dell'altro esercito"
Cos� Kodros si fece uccidere dai soldati nemici durante la battaglia.
Ma i figli non trovarono un accordo tra di loro
per il regno di Atene.

Androclo volle fondare una citt� per s� e chiese all'indovino< dove avrebbe dovuto fondarla.
L'indovino gli disse, con versetti poetici
"te lo indicheranno un pesce e un cinghiale".
Androclo, che non cap� niente,
prese il mare con i suoi soldati e, dopo un lungo viaggio,
arrivarono lungo queste coste.
Mentre, sulla costa, stavano arrostendo i pesci pescati,
le erbe presero fuoco.
Un cinghiale nascosto tra gli arbusti, scapp� impaurito.
Androclo insegu� il cinghiale con il sui cavalo e lo cattur�.
Questo fatto gli fece ricordare le parole dell'indovino
e fondarono la citt� in questo luogo.
Pausanias e Strobon, gli autori della prima epoca
scrivono che Efeso fu fondata dalle Amazzoni
Per questo motivo le Amazzoni furono sempre commemorate con rispetto
durante la storia di questa citt�.
Durante il VI secolo, Efeso � la maggiore citt�
per scienza e cultura ed inoltre, essendo una citt� marinara
aveva un grande ruolo per il commercio via mare.
Il porto della citt� era ben protetto e le vie provenienti
dall'Anatolia centrale, raggiungevano qui il mare.
Questi vantaggi procurarono un grande sviluppo commerciale della citt�.
Creso, il famoso re della Lidia, attacca Efeso nel 560 ma non reca distruzione
anzi finanzia il costo del rinnovamento del tempio di Artemide, distrutto in precedenti attacchi.

















Il tempio di Artemide
(Diana per i romani)
che � una delle sette meraviglio del mondo
dell'epoca antica, fu trovato ne� 1869
da J. T. Wood
ingegnere ferroviario, alla fine di una ricerca durata settre anni.
Dopo di lui nel 1904 - 5 gli scavi furono continuati da Hogart
per conto del British Museum e gli scavi che poi
vennero ancora fatti riprendere dall'Istituto Archeologico austriaco,sono ancora in corso.


Dopo Creso, Efeso fu conquistata, nel 546 dai persiani che per�
lasciano libero nei suoi affari interni, era per� tassata e, nel caso di richiesta,
forniva navi ai persiani.
Fu il re macedone Alessandro Magno, dopo aver cacciato i persiani e conquistato l'Anatolia,
a dare la liber� ad Efeso, egli avrebbe anche voluto finanziare la restaurazione del tempio di Artemide,
fatto bruciare da Herastaratos, la notte in cui lui nacque, ma la gente di Efeso,
considerando Alessandro un mezzo dio non pu� far costruire un tempio ad un altro dio.

Dopo la morte di Alessandro comincia una lotta fra generali per l'amministrazione della citt�.
Ha la meglio Lisymakhos che, nel 287 a. C. prende la dominazione della regione,e governer� fino a quando,
combattendo contro i Seleucidi, morir� ib battaglia.
Efeso passa allora sotto il dominio del re di Pergamo che, 133 a. C.
per testamento, la lascia sotto il dominio dei romani.

Sotto l'imperatore Augusto, diventa al capitale della provincia asiatica e diventa la citt� pi� importante dell'impero
assieme alle province africane.
Durante il periodo degli imperatori romani, ad Efeso si costruirono parecchi templi a loro dedicati,
avere un tempio d'imperatore era grande prestigio per la citt�.

Dopo un fugace attacco dei Goti, durante il quale fu saccheggiato e disatrutto il tempio di Artemide,
Efeso comincia a perdere al sua importanza anche perch�, il porto, per mancanza di spazio non poteva pi� essere una via commerciale.
La difesa della citt� diventa pi� difficile per la vastit� delle mura tam'� che esse vengono ristrette
la porta costruita  davanti alla Biblioteca di Celso, � di questo periodo.









Dopo un periodo di risollevamento ad opera della presenza di San Giovanni che fece costruire la Chiesa Efesa,
la citt� fu conquistata dal Califfo Solimano e passa sotto il dominio degli arabi
e al chiesa di San Giovanni viene usata come moschea.


Anche se noi veniamo da Roma e, quindi viviamo in mezzo a siti archeologici, girare fra quei resti
che hanno visto attraversare tanta storia, d� molta emozione.
Per sapere la storia di ogni pietra, di ogni colonna, di ogni frammento di monumento,
ci vorrebbe una settimana, ma dobbiamo accontentarci delle poche ore che il nostro tour prevede
e della spiegazione della nostra assai preparata guida.

la prima sosta � all'odeon, il piccolo teatro.



Detto anche Bouleterio, poich� come odeon veniva usato per concerti, e come bouleterio
per le riunioni del Boule il piccolo Consiglio, 300 membri.
La citt� veniva governata con un sistema di due consigli, il Consiglio del Pubblico di cui facceva parte
tutta la gente di Efeso, e che si riuniva nel grande teatro e, appunto, il Piccolo Consiglio.
Aveva una capienza di 1500 posti, costruito intorno al 150 d. C.
� stato scavato dall'Istituto Archeologico Austriaco e rinnovato dal Museo di Efeso.

Percorriamo poi la via dei Coreti e fra statue, templi, sassi, colonne,
la piazza di Domiziano e pietre,
arriviamo alla biblioteca di Celso.

I Cureti, divinit� minori al seguito della del Rea, qui, il libro da cio traggfo alcune informazioni
mi dice che sono dei preti, in numero di 9 che, ogni primvers, percorrevano tutta la strada
per arrivare poi a Ortygia a 7 km. di distanza, luogo di nascita della dea Artemide.
Compito dei Cureti era quello di rappresentare in modo drammatico il parto di Artemide,
la pi� grande dea di Efeso. La strada dei Cureti si trova al centro della citt�, fu danneggiata molte volte dai terremoti
che hanno colpito la citt�, per questo le colonne ai lati risentono dei vari stili
delle opere di costruzione.
Dopo la piazza di Domiziano, sulla strada c'� una porta detta la porta di Ercole,
perch� sulle colonne angolose che stanno ai due lati della porta ci sono i bassorilievi
di Ercole.


Ancora qualche passo e ci troviamo nei pressi delle terme di Scholastikia, cos� dette perch�
furono fatte restaurare a spese di Scolastikia, una donna ricca efesina, lel IV sec. d. C.
Furono rivalutate dai turchi Selgiuchidi e dagli Ottomani, da cui derivano i bagni turchi.




Poi, a noi che ci teniamo tanto ai nostri gabinetti o meglio alle nostre stanza da bagno,
ci � venuta al curiosit� di andare a visitare i gabinetti degli efesani









Le latrine, ovvero i gabinetti pubblici della citt�, ma non credo che le abitazioni
fossero dotate di bagno, sono disposti uno di fianco all'altro senza separatori tra di essi.
Al centro si trova una piscina aperta.
Le colonne ai quattro lati della piscina servono a sostenere il tetto sopra i gabinetti.
La pianta dell'edificio � coperta con i mosaici ornati da disegno geometrici.

In verit� mosaici, ornamenti, bassorilievi sono sparpagliati un po' dovunque
tra i numerosi resti di questo bellissimo sito archeologico.


Ed eccoci arrivati alla Biblioteca di Celso Console della Provincia d'Asia nell'anno 92 d. C
e fatta costruire, in suo onore, da suo figlio C. Julius Aquila,
anche lui, Console nell'anno 110 d. C. (il console si faceva per un anno).
Questa biblioteca � una fra le pi� famose biblioteche del mondo antico.
Temendo che l'edificio non fosse sufficientemente visibile
dato che era incastrato tra la porta dell'agora da un lato e gli altri edifici dall'altro,
usarono il trucco della prospettiva per farla sembrare pi� grande.
Di fronte, infatti, il gradino su cui poggiano le colonne � pi� alto di 15 cm., rispetto alle parti laterali.
I terremoti poi, ne rovinarono ampiamente le strutture.



La biblioteca fu costruita
sopra la camera funeraria del senatore T. Julius Celsus vero il 125 d.C. e scavata e risistemata nel 1978.
K'edificio � collocato su un podio con nove gradini.
Nelle nicchie con le cornici dietro al colonna inferiore
si trovano le statue che simboleggiano le virt� di Celso.
Esse sono: Sophia-la Saggezza, Arete-il Carattere, Ennonia-il Ragionamento,
Episteme-Scienza ed Esperienza


Passando sotto la monumentale porta, detta anche Porta di Mazeus-Mitridate
passiamo all'agora, luogo pianificato nel III secolo d. C. dove, un tempo,
c'erano botteghe e sedi di commercio, oggi di tutto questo restano solo lo fondamenta.
Sono stati ritrovati parecchi piedistalli di statue con iscrizioni relative
ad importanti personaggi di Efeso e ai funzionari di alto grado dell'Impero.

Si comincia a percorrere la Via di Marmo perch� � completamente ricoperta di marmo bianco.
Ci sono le colonne nella sua parte orientale e, dietro le colonne ci sono le botteghe per il commercio
e le abitazioni a pi� piani.






La parte occidentale fu elevata di circxa due metri dal livello del terreno e ci fu costruito un portico
che viene chiamato la Stoa di Neron perch� eretto nel tempo dell'imperatore Nerone.

Nella parte occidentale, in un posto vicino al centro della Stoa , si possono vedere
i ritratti di un cuore bucato da una freccia, un piede e una donna, incisi su un blocco di marmo
e si pensava che questi ritratti fossero un'indicazione pubblicitaria
della casa chiusa all'inizio della strada.

Ed ecco la bellissima visione del Teatro Grande



Fu costruito sfruttando l'altezza del Monte Fiom
ed � uno dei teatri pi� grande dell'epoca antica.
Fu costruito con la costituzione della Provincia d'Asia di Roma nel 133 a. C.

Con un po' di fatica, per tutti quei gradini e gradono, sono riuscita ad arrivare
fino alla parte pi� alta della costruzione, per ammirare il sito dall'alto
in tutta la sua ampia magnificenza.

Attraversando poi la via Arcadiana, poich� fu l'imperatore Arcadio a farla restaurare
ci si avvia verso l'uscita
E' la via principale che permette l'entrata alla citt� dal porto (oggi il mare � distante parecchi km.)
e si estende davanti al Grande Teatro, � lunga 600 metri e larga 11. Sul lato nord ci sono il Ginnasio
e le terme.

Ci avviamo verso l'uscita, � stata una bella visita
che ci ha portati, respirando storia, fino ai primordi dell'umanit�.




Clicca sulla foto per accedere al video

1   2   3   4   5   6  7   8   9  10 11 12 13 14 15



Avanti


Indietro


Home