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Agra

Il Forte Rosso




4 dicembre 2014 - Gioved�

Si parte, per andare a conoscere Agra, verso le 9,30
Il cielo � sereno, il clima gradevole sui 25 gradi, si va a maniche corte.

Durante il tragitto per arrivare al primo luogo di visita
Abi ci racconta un po' della citt�.

I primi cenni di Agra furono trovati nel Mahabharata.
Dice questo nome  con disinvoltura ma, vista la nostra espressione perplessa,
credo che nessuno di noi avesse mai sentito quel nome
ci spiega che il Mahābhārata, che poi significa "La grande storia di Bhārata"),
che a volte � chiamato semplicemente Bhārata,
� uno dei pi� grandi poemi epici dell'India,
oltre che essere uno dei testi sacri pi� importanti della religione induista.

Le prove storiche, comunque dicono, che questa citt�
non ha pi� di 500 anni di storia.

Dopo l'invasione di Timurlane o Tamerlano, un potente sovrano turco che,
durante le sue scorribande conquistatrici, invase e saccheggi� Delhi,
che, a causa di questa indebolimento, divenne bersaglio di molti nobili,
costrinse il sovrano della dinastia Lodhi, che era riuscito a conquistarla,
a spostare la capitale del regno ad Agra, per avere maggiore controllo e vita migliore.
Cos�, verso il 1500 D.C. Agra divenne un grande centro culturale e commerciale.
Dopo la morte del sovrano conquistatore Sikandhar Lodhi, il figlio Ibraham Lodhi
che gli succedette, perse la battaglia di Panipat nel 1526
ad opera di un nobile afgano, Babur, che divent� il primo re della dinastia Mughal.
Dal regno di Babul al regno di Shah Jahan, per un arco di tempo di 100 anni,
Agra visse un periodo di enorme ricchezza, di fervide iniziative artistiche
e culturali e di bella e sfarzosa vita.
Fra le tante costruzioni importante � il Forte Agra,
fatto costruire dal re Akbar, il pi� grande re della dinastia Mughal.

Appunto il Forte di Agra � la meta della nostra prima visita.



E' considerato il Forte pi� bello di tutta l'India



Infatti man mano che ci avviciniamo, possiamo ammirarne la sua grandiosit�.





Il primo sultano che si trasfer� da Delhi alla volta della fortezza
fu Sikandar Lodhi (1487-1517).
In seguito vi si trasfer� Akbar il Grande (1542-1605)
che voleva rendere Agra la capitale dell'impero Moghul
ma arriv� nella fortezza solo poco prima della sua morte.

Fu poi Shah Jahan, il cui regno dur� dal 1628 al 1658
che effettu� molti lavori all'interno
erigendo palazzi e moschee di marmo bianco
intarsiato con pietre preziose

Le mura che lo circondano hanno un'altezza di 21 metri
Le mura sono grandiose, con un fossato, proveniente dal fiume Yamuna,
tra cinta esterna e interna.
Le mura terminano con i caratteristici merli, presenti anche nei nostri castelli
e le immancabili feritoie di difesa.

La sua superficie � di 2 chilometri quadrati e mezzo.

Si entra dall'ingresso principale che � la notevole porta d'Amar Sinhh
al di l� del ponte levatoio sulle acque del fossato.
Fu costruita da Shah Jahan nel 1665,
per commemorare l'audacia di Rao Amar Singh,
fratello del sovrano Rajput di Jodhpur e nobile di corte.



Pare che la porta sia stata costruita ad angolo retto
per respingere gli attacchi con gli elefanti.

Iniziamo la visita interna del Forte che si prevede piuttosto lunga
dato che il complesso comprende moltissimi palazzi,
oltre a corti, moschee e giardini.
una buona parte dei quali � visitabile.



Percorrendo un tratto zigzagante, concepito cos� per creare confusione negli eventuali invasori,
togliendo loro punti di riferimento.
prendiamo a visitar diverse sale, tra le quali la Sala delle Udienze Pubbliche,
il Bazar delle Signore (dove le donne di corte andavano a fare acquisti),
la sala delle Udienze Private (riservata ovviamente ad ospiti importanti).







Siamo passati poi a vedere quello che resta del palazzo privato di Akbar
fatto costruire con un misto di architettura tipica dei Mughal e Rajput
con camere, cortili, finestre sporgenti, motivi intagliati
e una pozza di marmo che, un tempo, fu riempita di petali di rosa
per la regina.
Dalla corte Akbar assisteva ai combattimenti degli elefanti
uno "sport" squisitamente regale.
Nel 1605 Akbar orgnizz� un combattimento fra gli elefanti
del figlio Salim e del nipote Khusrau, l'elefante vincitore
avrebbe designato il successore al trono.
Vinse quello di Salim.











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Seguono poi le stanze di marmo bianco fatte costruire da Shah Jahan
in cui visse con l'amata moglie Muntaz Mahal, quando non era in guerra.
Dopo la morte di Mintaz, Shah Jahan si trasfer� a Delhi ma,
nel 1658 fu deposto
dal suo terzogenito Aurangzeb e fu tenuto prigioniero qui, nel Forte rosso,
fino alla morte avvenuta nel 1666, assistito dalla figlia Jahanara



Si dice che, negli ultimi anni della sua vita, il sovrano, non potendo
pi� girare la testa a causa delle sue malattie,
si fece costruire una stanza da cui poteva vedere il Taj Mahal
il mausoleo fatto costruire per l'amata moglie.





Dopo le storie che Abi ci ha raccontato,
girando per le varie sale sembra di respirare un misto di idilliaca tristezza
pensando a questo pover'uomo che per il troppo amore perse quasi il senno
infatti fu destituito  per le troppe spese che, secondo suo figlio,
sostenne per costruire il Taj Mahal e, quando espresse il progetto
di volerne costruire un altro per lui, fu fermato e imprigionato.

Il Khas Mahal � l'ala privata dell'imperatore
e il Mussaman Burj � il piccolo stupendo palazzo, intarsiato in pietra dura
realizzato per Muntaz.
Al piano superiore vediamo il Diwan i Khas, la sala delle udienze pubbliche
che � la sala pi� elegante di tutte.
Ha due troni, uno nero per il figlio ribelle Jahangir che, nel 1603,
si autoproclam� imperatore prima del tempo, il tesoro giaceva l� sotto,
e uno pi� elegante e rialzato per Shah Jahan.









Dopo che i Mughal si trasferirono a Delhi,
Agra sub� varie occupazioni fino al 1803 quando venne occupata dagli inglesi.

Bella, molto bella la visita al Forte Rosso, grandiosa opera
con tutte le sue storie, le sue leggende e le sue preziosit�.

Usciamo dal Forte e ci incamminiamo verso la fabbrica del marmo
in cui ci verr� fatta una dimostrazione della lavorazione di questa roccia
Percorriamo un buon tratto di strada a piedi tra un traffico caotico e disordinato,
un gran frastuono di clacson e poi le mucche rispettatissime
tanto che i conducenti di veicoli sono capaci di attendere, senza spazientirsi,
il loro attraversare la strada che, a volte, viene fatto, disciplinatamente,
sulle strisce pedonali.
Purtroppo, per� c'� tanto sudiciume, o meglio quello che a noi occidentali
sembra sudiciume come quei mucchi d'immondizia che si vedono agli angoli delle strade.
Curioso che sono sempre dentro cerchi disegnati, per terra, col gesso.
Chiediamo spiegazioni e ci viene detto che sono messi l� apposta per gli animali,
infatti ci si vedono rovistare mucche, cani, uccellini e...anche bambini
quando queste immondizie si trovano vicino alle loro abitazioni.
Comunque tutto accade nella pi� tranquilla normalit�, senza che nessuno
si scompone pi� di tanto


Arriviamo alla fabbrica che, ci dice il proprietario,
essere una delle pi� antiche di Agra,
conserva ancora le tecniche
di lavorazione di cesello ed intarsio, usate al tempo dei Moghal
Dopo la dimostrazione di questa lavorazione,
passiamo nel negozio dove, veramente possiamo vedere
delle cose bellissime ma alquanto costose.
Mi compro, per ricordo, un piccolo piattino cesellato,
assai grazioso anche se costoso per le sue dimensioni
ma un ricordino dovevo pur prenderlo.












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