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Islanda

Parte seconda





24 ottobre 2015
Sabato

Si parte dall'albergo verso le 9.00
e la prima meta di oggi, sar� il lago Kleifarvatn.

Durante il viaggio, la guida ci fa una breve storia dell'Islanda

I primi abitanti di questa isola furono monaci irlandesi
che vi approdarono intorno al 700 d. C. e la considerarono una sorta di ermo.
Quando all'inizio del IX secolo, cominciarono a stabilirsi sull'isola
le prime comunit� di contadini, pastori e mercanti
fuggiti dalla Svezia, i monaci se ne andarono, obbedienti alla regola
che imponeva di non avere contatti con persone che non appartenessero
alla comunit� religiosa.
Ci volle comunque ancora qualche decennio
perch� fossero fondati i primi insediamenti.
Nell'871 il capo vichingo Ing�lfur fond� Reykjavik,
dopo che era stato costretto a lasciare la Norvegia
per fuggire ai feroci contrasi interni al paese.
e, negli anni successivi molti altri capi norvegesi,
per gli stessi motivi, si rifugiarono in Islanda
con le loro famiglie e i loro schiavi, prevalentemente di origine
irlandese e scozzese, colonizzando tutte le zone abitabili
dell'isola che, nell'arco di 60 anni,
arriv� a contare circa 40.000 abitanti.
Per dare al popolo una forma di governo ufficiale e organizzata,
fu fondato l'Alping, un'assemblea nazionale dove i potenti
si incontravano per amministrare la giustizia.
Nel secondo decennio del X secolo, fu messo a punto
un codice civile sul modello di quello norvegese che, ogni anno,
veniva recitato a memoria da un oratore delle leggi
davanti all'assemblea.
Nel Mille, quando le tensioni fra pagani e cristiani aumentarono
fu approvato un decreto per il quale l'Islanda abbracci� il cristianesimo,
fatto che contribu� a diffondere un senso di unit� nazionale,
utile alla crescita economica e politica del paese che,
nel secolo successivo, conobbe una grande fioritura.
Per�, all'inizio del XIII secolo, il periodo di pace
che durava da circa 200 anni, fin� e seguirono anni di violenza,
di saccheggi e di terrore.
Questo periodo termin� quando il re norvegese H�lson H�konarson
sfruttando l'occasione favorevole, invase il paese, imponendo
un pesante sistema di tributi.
In quegli anni, la popolazione islandese, gi� tanto provata,
fu decimata e dalle eruzioni del vulcano Hekla,
che, con le sue esplosioni del 1300, del 1341 e del 1389,
ricopr� di cenere circa un terzo dell'isola e da diverse epidemie
fra cui quella di peste.
Nel 1397 l'Islanda pass� sotto il dominio danese, che impose
il luteranesimo come religione ufficiale e, nel corso dei due secoli
successivi, grav� l'isola di un pesantissimo monopolio commerciale
che provoc� la diffusione della povert�.
La sovranit� danese cess� nel 1918 e l'Islanda divenne
uno stato indipendente all'interno del regno di Danimarca
che continu� per� a gestire la difesa e gli affari esteri islandesi
Quando nel 1940 la Danimarca fu occupata dalla Germania nazista
l'Alping decise di assumere la gestione degli affari esteri
e un anno dopo cominci� a rivendicare l'indipendenza.
Il 17 giugno del 1944 fu finalmente sancita la nascita ufficiale
della Repubblica d'Islanda.



Mentre il pullman percorre chilometri su chilometri
ascoltiamo la guida, intanto, guardiamo il panorama che si snoda
oltre la carreggiata, una sorta di incredibile paesaggio lunare
formatosi appunto a causa delle eruzioni vulcaniche.





Dopo circa un paio d� ore di cammino,
arriviamo al lago Kleifarvatn dove ci fermiamo brevemente.

Il lago che si trova al centro della penisola di Reykjanes
ed � uno dei pi� profondi d�Islanda con i suoi 97m,
� circondato da un paesaggio arido ma suggestivo
con pittoresche formazioni di roccia.
La leggenda narra che nelle sue acque
v i sia un mostro dalle fattezze di serpente e dalle dimensioni
di una balena.

Il suo livello, per�, si sta abbassando di 1 cm al giorno
a causa della lenta caduta delle sue acque
in una fessura naturale situata nella zona nord ovest del bacino
e apertasi dopo un violento terremoto nel 2000.

Tutti i dati fanno presagire un inarrestabile prosciugamento,
anche perch� il lago � alimentato non da fiumi,
ma da modeste sorgenti calde che numerose costellano le rive
e indicano la presenza di un vulcano sotto di esso.






Fa freddo e tira molto vento



per cui, dopo aver scattato qualche foto









ce ne torniamo al calduccio del pullman.





E si riparte per raggiungere, dopo pochi chilometri,
l'area geotermica di Krysuvik, che si trova,
appunto, a sud del lago.

Veniamo subito accolti da potenti getti di vapore solforoso
che si innalzano da pozze e crepacci.





Cominciamo a percorrere il sentiero che si aggira in mezzo
a queste manifestazioni della terra e camminando, incontriamo
innumerevoli piccole sorgenti calde, pozze di fango bollente
ed altri fenomeni geotermici.





E' stata una passeggiata assai gradevole ed interessante,
tra quelle emissioni di acqua bollente, che riuscivano a mitigare
il freddo dintorno e farci indugiare in quei saliscendi,
nonostante l'esortazione della guida
a riguadagnare il pullman, perch�, si sa,
nelle visite guidate, il tempo concesso � sempre poco.
Qualche temerario ha provato anche a toccare l'acqua, garantendo
che era veramente bollentissima, capace di ustionare.
Per la qualcosa bisognava prestare la massima attenzione
guardando bene dove si mettevano i piedi
per non scivolare e rischiare di immergersi
in qualcuna di quelle pozze,
con che risultato non lo so.


Riprendiamo la strada per raggiungere Grindavik e, ad in tratto,
da dietro un promontorio appare il mare.





Krindavik, infatti,
� una delle localit� che incontriamo visitando la penisola di Reykjanes.
� un paese di pescatori che deve la sua importanza
oltre al fatto di essere un porto commerciale
ed essere il luogo
dove avviene la maggior lavorazione del pesce di tutta l'Islanda,
anche al fatto di essere circondato da paesaggi bellissimi, meta di vacanze
per gli abitanti dell'isola.













Dopo una breve sosta,
riprendiamo la via per raggiungere la Laguna o Bl�a L�nid Blu
sicuramente il posto pi� a la page dell'Islanda.



Questa enorme stazione termale incastonata in un campo di lava nera
e sulla quale aleggiano nuvole di vapore,
� una delle maggiori attrazioni turistiche del Paese.
Le sue acque marine geotermali nascono a 200 metri di profondit�,
dove hanno una temperatura di 240�C e una pressione 36 volte
superiore a quella superficiale.
Durante la sua risaliita l'acqua si arricchisce di oligoelementi
alghe e fango di silice che, cosparso sul corpo aiuta a rendere
la pelle liscia e morbida.
Troviamo il centro piuttosto affollato,
turisti e locali sia a farsi il bagno
che a gironzolare per i vari ambienti compresa una showroom
con esposti souvenir molto belli
ma piuttosto cari, del resto tutta l'Islanda � cara,
per cui non acquistiamo niente
e ci rechiamo al posto di ristoro per mangiare qualcosa,
dato che � ora di pranzo.







Tornando a Reykjavik ci fermiamo nel quartiere collinare di Oskjuhlio
per visitare il modernissimo Perlan.



Si tratta di un edificio di 25,7 metri di altezza e con 10.000 metri cubi
di esposizione al piano terra, noto come il giardino d'inverno,
che pu� ospitare concerti, manifestazioni varie, fiere e mercati.





Esso � stato costruito attorno alle enormi cisterne di acqua bollente
utilizzate per il riscaldamento delle case,
la fornitura di acqua calda e il riscaldamento per le strade
e dei marciapiedi.
Vi si trova anche un piccolo museo dedicato alle saghe islandesi
alcuni negozi e un ristorante bar
dove mi prendo un dolcetto e un caff� niente male.





Saliamo fino al quarto piano doce c'� l'enorme cupola di vetro







Usciamo poi sulla terrazza e bench� a quell'altezza tirasse
un gran vento freddo,
ne � valsa la pena, poich� da lass� si gode un bellissimo panorama,





e Reykjavik appare in tutta la sua estensione.









E riscendiamo







Rientriamo in albergo, cena al ristorantino proprio l� sotto
breve giretto e poi a letto.







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