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Il vincitore è solo

di Paulo Coelho

Romanzo Bompiani






A Cannes, durante il Festival del cinema, succedono delle morti apparentemente inspiegabili e di diverse tipologie che, solo in un secondo momento si vengono a scoprire essere delitti e, forse, a detta delle intuizioni dell'ispettore Sawoy, chiamato a svolgere le indagini e da cui spera una promozione, eseguiti da un'unica mano.
Solo che, il mistero è esclusivamente per gli inquirenti poichè i lettori già sono a conoscenza dell'autore dei delitti e del perchè li abbia commessi.
Igor Malev, uomo ricco, affascinante e di innato carisma ha una sola cosa in mente: la sua ex moglie Ewa.
Ewa lo ha lasciato per uno stilista di grande successo, una ferita e un affronto, per Igor, che non è mai riuscito a superare.
Decide di riconquistarla cercando di distruggere tutto ciò che si interpone fra lui e lei e sceglie per questa sua "missione", lo scenario del Festival di Cannes dove sa che la sua amata sarebbe intervenuta assieme al suo nuovo uomo.
Soddisfatto o sconfitto poi, chissà...? se ne riparte....
Non è un thriller vero e proprio, dunque, anche se il finale a sorpresa sembrerebbe essere quello dei più tipici libri gialli in cui l'assassino si rivela alla fine e non è mai, poi, quello che si pensava fosse e neppure possiede quella intimistica ricerca interiore che caratterizza, positivamente, a mio parere, la maggior parte dei romanzi dello scrittore brasiliano.
Troppa confusione di personaggi, troppo affastellamento di eventi com'è, del resto, quella parte di mondo e quella striscia di tempo del festival che Coelho descrive e che ci fa conoscere (che rispecchia anche parte della vita di parecchie persone in divenire) dove la riceca del lusso e del successo a tutti i costi spesso impedisce di ascoltare quello che ci sussurra il nostro cuore.
A parer mio questo non è uno dei migliori libri di Coelho, ho fatto fatica a portarne la lettura a compimento, sorpassando, con "forza di volontà" i molti punti noiosi che inframmezzano lo sfogliare delle pagine.
Ritengo interessanti soltanto quei tratti in cui i personaggi, lasciando il ruolo che si sono imposti per illudersi di emergere in questa realtà, tornano ad avere un contatto con se stessi ed ecco allora le paure, le incertezze, le sofferenze, che nessun ruolo potrà mai vincere, tutto descritto con quella sapiente scelta di parole che rende piacevole il costrutto della frase e quindi la sua lettura, e qui un plauso allo scrittore.




Chiunque tu sia che ora mi tieni per mano,
senza una cosa sarà tutto inutile:
-è un avvertimento leale, quello che ti do,
prima che continui a tormentarmi:
io non sono quello che tu immagini,
ma un altro, assai differente.

Chi vorrà essere il mio seguace?
Chi vorrà candidarsi il mio affetto?

La strada è sospetta,
il risultato è incerto, fors'anche fatale.
Dovrai rinunciare a tutto il resto,
perché io ho la pretesa di essere
il tuo unico ed esclusivo padrone;
am anceh così il noviziato sarà lungo e faticoso,
dovrai abbandonare ogni opinione e codice
dell'esistenza passata
alle vite che si mostrano intorno a te.
Perciò lasciamo ora,
prima di tormentarti ancor di più;
ti prego, scosta la tua mano dalle mie sp'alle,
lasciamo ora-e prosegui lungo il tuo cammino.

Walt Whitman
da "Calamus" Foglie d'erba


(all'inizio del libro di Coelho)









Poi disse ai discepoli:"Per questo io vi dico:
non datevi pensiero per la vostra vita, di quello che mangerete,
nç per il vostro corpo, come lo vestirete.
la vita vale più del cibo, e il corpo più del vestito.
"Guardate gli uccelli: non seminano e non mietono,
e Dio li nutre,
Quanto più degli uccelli voi valete?
Chi di voi, per quanto si affanni, può aggiungere un'ora alla sua vita?
Se, dunque, non avete potere neanche per la più piccola cosa,
perché vi affannate del resto?
"Guardate i gigli come crescono!
Non filano, non tessono:
eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria,
vestiva come uno di loro."

Luca, 12, 22-27

(dal libro di Coelho)






Paulo Coelho è nato a Rio de Janeiro nel 1947. È considerato uno degli autori più importanti della letteratura mondiale. Le sue opere, pubblicate in più di centosessanta paesi e tradotte in sessantasette lingue, hanno venduto oltre cento milioni di copie. Tra i premi più recenti ricevuti dall’autore, il “Crystal Award 1999”, conferitogli dal World Economic Forum, il prestigioso titolo di Chevalier de l’Ordre National de la Légion d’Honneur, attribuitogli dal governo francese, e la Medalla de Oro de Galicia. Dall’ottobre del 2002 è membro della Academia Brasileira de Letras. Bompiani ha pubblicato con enorme successo L’Alchimista (1995), Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto (1996), Manuale del guerriero della luce (1997), Monte Cinque (1998), Veronika decide di morire (1999), Il Diavolo e la Signorina Prym (2000), Il Cammino di Santiago (2001), Undici minuti (2003), lo Zahir (2005), Sono come il fiume che scorre (2006), La strega di Portobello (2007) e Henry Drummond Il dono supremo (2007).





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