L'albero di Natale


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Sarai addobbato con mille
e mille luci,
di fili colorati brilleranno
i rami tuoi,
morti,
che fino a ieri.
protesi verso il cielo,
cantavano al Signore
la Sua magnificenza.
Ora l� su quel monte
radici
sanguinanti e sole
e tu
Abete de la Sila,
tronco di croce
con aghi di lacrime,
a festeggiare l�arrivo
del Bambino
che scese dalle stelle
a portar nei nostri cuori
l�Amore
per tutte le creature.
In quell�annuale volo
dal cielo sulla terra,
su quel monte
soster� un momento
a carezzare,
con le Sue Manine
di dolcezza e bont�,
quelle radici attonite
ch� perdonino
e restino in pace per l�eternit�.

Diana

10 dicembre 2006


Dedicata all�abete che � stato tagliato
sul monte Gariglione in Sila
per essere portato a fare l�albero di Natale
in Piazza San Pietro, a Roma.

e a tutti gli abeti che, ogni anno muoiono, per diventare alberi di Natale.

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Ges� Bambino


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Dalla piccola capanna di cartone
statuina di gesso
mi sorridi,
braccine aperte ad accogliere il mondo,
e gli angioletti,
appesi a carta blu stellata d�oro
che ti fanno corona,
mi raccolgono al Gloria.

Vive nel Padre quel simbolo d�Amore,
concreta effigie,
all�umana indulgenza di voler spessore
e dal Padre ogni anno si rinnova
il dono suo pi� bello a ricordarci
che fatti non fummo
per sbranarci in guerre,
in discordie, in odi sanguinari�

A che serve il Bambinello nel Presepe,
solo a bere, a mangiare e a spender soldi
se non serbiamo il Valore suo nel cuore?

Diana

 




Notte di Natale

Notte di stelle
e di prodigi
Sentiero che guidi
i passi degl�animi insicuri
verso la verit�
e gli animi degli eletti
conduci a raggiungere l�Amore
prendi i miei passi lenti e malfermi
e verso una capanna tra la neve e la fede
affrettali
che possa
anch�io seguire la Cometa!


25 dicembre 2008

 



Cometa


Quanti anni son passati
da quell'attimo di luce , cometa ,
la tua scia si � spenta
in quella notte d'oro !
Da troppo
vedo la solita ricchezza,
l'oscura signora
mettersi la gran collana
e riempirsi di monili .
A volte son felice se le nuvole coprono
il suo sfarzoso vestito logoro .
E se lampeggia...
rivedo almeno un po' di oro libero
muoversi veloce
nell'oscurit� .


Iashper '78










A chi non c'�


Solo.
Ora gli altri dormono.
Nel cuore della notte
a guardare il Natale.
Attraverso i vetri della veranda
il cortile freddo
mi offre alla vista
una solitudine necessaria,
normale, se non fosse
che da tempo non � pi� frammento
ma eternit�.
Chi manca non torna oggi,
e il Natale continua a passare,
da quei giorni continua a ripetersi,
senza qualcosa, senza qualcuno.
Eppure gli occhi vedono muoversi
immagini quasi scolpite
in un'aria che cela
una felicit� imbalsamata.
E un brivido mi attraversa la schiena
in questo silenzio che amavo,
e che oggi mette paura.
Buon Natale.


Iashper, 25 Dicembre 2005


 

 




 

 

 



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