Non si dovrebbero ruminare i ricordi

 

No, non si dovrebbero mai ruminare i ricordi!
In quella umana invenzione che d� un ordine ai momenti, quanto tempo � passato? Un anno, un secolo, una vita... da quel Capodanno?
Chiss� se te ne ricordi ancora...se quel momento fu capace di occupare uno spazio seppure piccolissimo nell'hard disk della tua memoria o, al contrario, con un colpo di click l'hai definitivamente cancellato?
Del resto non furono che alcune ore in cui ci facemmo compagnia in una notte di solitudine d'anima in mezzo a uno sfolgorio di luci, di canti, di balli e di festa.
Avrai anche riso di me, accorgendoti di quella carta dorata di cui mi stavo avvolgendo, di quel mio rivestire il momentaneo caso con abiti di una qualche volont� precisa, magari la mia e la tua che si incontravano, oltrepassando il recinto della solitudine graffiata dalla quotidianit�, in una notte magica di festa, � che quel momento si stava incastrando con l'insieme di sentimenti che eri riuscito a suscitarmi dentro facendo scoppiare i miei fuochi d'artificio in un cielo di sogni.
Capitai nel tuo gruppo, per caso, semmai qualcosa succede per caso.
E' difficile inserirsi in un gruppo consolidato, vieni guardata con sospetto e diffidenza come se stessi usurpando qualcosa che non ti appartiene, amicizia, amore, simpatia che gi� gli altri si stanno condividendo e fanno di tutto, quindi, in maniera subdola o manifesta, per allontanarti.
Me ne sarei voluta andare ma tu fosti gentile con me, garbato, affettuoso, ti dimostrasti amico cercando di farmi sentire a mio agio anche a costo di subire sgarbi e offese da parte di chi non accettava questo tuo dividere sentimenti.
Gi� prima di conoscerti mi era capitato di essere venuta a contatto con alcune tue manifestazioni artistiche che mi erano entrate nell'anima come un raggio laser, inviato da Dio, a risanare gli strappi e le ferite che la vita le aveva inferto cammin facendo.
Ma tu che ne potevi? Tu non avresti dovuto saperlo, erano state solo le nostre anime ad incontrarsi in una dimensionme sconosciuta e non certo terrena.
Qui, sulla Terra, tutto sarebbe dovuto rimanere al suo giusto posto, la concretezza ha le sue esigenze, i suoi canoni, le sue norme da cui io, per un volere superiore, sono esclusa.
Ma la carta dorata risplende talmente che � difficile non accorgersene.
No, non si dovrebbero ruminare i ricordi, in una notte cone questa, di solitudine d'anima.
Spero tanto che quando e semmai ti dovessi passare per la mente, tu non rida, poi troppo, di me.
Buon anno, dolce pensiero.

01/01/2006

Diana

Da Caleidoscopio "In un pozzo...la luna"





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