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No, non stiamo ancora tornando a sognare.
Oggi � il 15 di agosto del 2020 e ancora siamo in piena emergenza per quel che riguarda questa pandemia che ha colpito il mondo intero.
La tv nei vari telegiornali ci ha mostrato immagini di spiagge piene di bagnanti, in alcuni luoghi si osservano le disposizioni date dal Governo per evitare i contagi, soprattutto il distanziamento fra persone, in altri luoghi non si osserva niente e ognuno tende a fare come gli pare, mettendo a repentaglio la propria e l'altrui incolumit�.
 No, ancora non possiamo riprendere a sognare, i contagi, soprattutto in questi ultimi giorni stanno aumentando e si rischia perfino una nuova chiusura o a un nuovo lockdown come, per essere internazionali, viene chiamata.



C'� chi dice ch'ormai ne semo fora
ch'er covid balordo se n'� annato
invece dico ch'� tutto sbajiato
� pi� vivace de com'era allora

quanno pe' nun fin� tutti in malora
drento le case c'hanno confinato
solo usc� p'ann� ar supermercato
perch� la panza nun ammette mora.

E pertanto occhio gente state accorti
distanza e mascherine pe' compagne
ch'er viruse ce v� vedere morti

e smettete de fare tante lagne
su libert� arrestata e antri torti
e magnateve un piatto de lasagne :)

Diana
Da Caleidoscopio "I miei sonetti in dialetto"



E infatti i contagi hanno ripreso ad aumentare giorno per giorno. Siamo arrivato, di nuovo sopra i mille giornalieri. I medici non fanno altro che ripetere di attenersi alle diposizioni date per evitare di essere infettati dal Covid ma, purtroppo, parecchie persone fanno orecchie da mercante, � soprattutto la mascherina che non si sopporta, alcuni la sentono come una vera e propria costrizione, imposizione, mancanza di libert�. Secondo me, sempre meglio sopportare qualcosa che ci chiude bocca e naso, le vie che percorre il Covid per entrare nel nostro corpo, che ammalarsi.



Le mascherine

E mo parlamo de le mascherine
che nun volenno rubbeno la scena
nun senti parl� d'antro a pranzo o a cena
nun certo perch� sembreno carine

C'e chi 'e sente puncic� come spine
o peggio come 'n mozzico de iena
ar contrario quarch'anima serena
le percepisce come carezzine

Cercamo de capicce, gente mia,
senza cre� tutte ste confusioni,
ch'er virus ci� na bella fantasia

pija er naso e la bocca pe' portoni
e vola drent'ar corpo in funivia
infettanno de brutto li pormoni

Nun fate li cojoni

pensate che ammalasse nun � bello
e sia 'a mascherina er vostro ombrello :)

Diana
Da Caleidoscopio "I miei sonetti in dialetto"



Come � iniziato questo difficile periodo e quando?
Si era verso la met� di gennaio quando nei vari tg si cominci� a sentir parlare di una epidemia scoppiata a Wuhan, una citt� della Cina, che, a dire il vero, non avevo mai sentito nominare, a causa di un virus sconosciuto, una malattia che, in un primo tempo, si disse, simile all'influenza, perch� interessava le vie respiratorie, specialmente i polmoni, ma poi si � dimostrata assai pi� grave dell'influenza
Non era, infatti, un'influenza.
Giorno per giorno, l'ottima Giovanna Botteri, la corrispondente in Cina della Rai, ci aggiornava sull'andamento della malattia che, giorno dopo giorno, appariva sempre pi� grave, causando centinaia di ammalati e parecchi morti.
I medici cinesi dissero che questo virus forse l'avevano trasmesso i pipistrelli, poich� le prime persone che si ammalarono, avevano tutte frequentato a Wuhan il mercato all�ingrosso di frutti di mare e di animali vivi.
Giovanna una sera ci comunic� poi, che la citt� era stata messa in quarantena, tutto era stato chiuso, tranne le cose strettamente necessarie, al fine di frenare l'espansione del virus e tale disposizione si stava attuando anche in altre citt� della Cina dove il virus si stava diffondendo e anche in alcune nazioni come, ad esempio, il Vietnam.
Personalmente avevo molto dispiacere a sentire della sofferenza di quella povera gente ma erano cose lontane e venivano prese come notizie, coinvolgenti s�, il male purtroppo coinvolge sempre emotivamente, ma lontane.
Ma lontane!!!



Una sera, per�, al tg arriv� quella notizia che n� io, n�, penso, tutti gli italiani, avremmo voluto mai sentire:
� da poco passata la mezzanotte del 20 febbrai quando l'assessore alle politiche sociali della Regione Lombardia, d� la notizia di un 38enne positivo a questo virus che si trova ricoverato all'ospedale di Codogno in provincia di Lodi.
Nel corso della giornata saliranno poi a 15 i contagiati in Lombardia.
E ancora il 21 si scopre un altro focolaio del virus, a Vol Euganeo in provincia di Padova. In Veneto c'� anche il primo morto, un 78enne in ospedale a Padova. E cos� questo male era arrivato anche in Italia.
E le notizie cominciano a rincorrersi, chi era quell'uomo? E dove avrebbe potuto contagiarsi?
Sempre attraverso i media si viene a sapere che giorni addietro era stato a cena con un amico appena tornato dalla Cina.
Il 38enne con febbre alta, alcuni giorni dopo, si presenta al Pronto Soccorso di Codogno e, assieme ad altri pazienti, attende di essere visitato. Ad una infermiera, conscia di quanto sta succedendo in altre nazioni, viene un sospetto e fa fare all'uomo il tampone per verificare se si trattasse proprio di quel virus, e la sua intuizione � risultata benefico. L'uomo non � stato bene affatto, intubato in terapia intensiva ha passato bruttissimi momenti ma poi, abbiamo saputo dalla stampa, della sua guarigione, e per di pi� � diventato anche pap�, infatti sua moglie, ricoverata anch'essa poich� in stato interessante, ha dato, nel frattempo alla luce un bel maschietto.
Si comincia a chiamare questo virus anche per nome, Coronavirus, poich� si presenta simile a una corona e, anzi, ci dicono che un virus che fa parte di questa famiglia coronata � quello che ci provoca il raffreddore. Alcuni giorni prima di questa notizia si era saputo che due cinesi, marito e moglie, erano stati ricoverati all'ospedale Spallanzani di Roma poich�, in giro come turisti per l'Italia, erano stati colti da febbre.
Coronavirus anche per loro ma, isolati immediatamente, pare che non abbiano fatto in tempo a contagiare nessuno.
Anche loro due non se la sono passata molto bene si � saputo poi della loro guarigione.
Intanto in Lombardia i casi crescevano in modo esponenziale, come dicevano i cronisti, tanto da decidere di fare alcune zone rosse, cio� chiuse: i cittadini residenti a Castiglione d�Adda, Codogno e Casalpusterlengo sono stati invitati a rimanere in casa ed evitare contatti con altre persone.
Ma non fu sufficiente.
Ancora contagi, ancora morti fra cui anche alcuni medici, e gran parte della Lombardia � alle prese con questa epidemia, le terapie intensive erano piene, gli ospedali cominciavano a stare in sofferenza per mancanza di posti e di personale e nelle nostre anime cominciava a serpeggiare qualcosa simile ad una intensa preoccupazione.

Intanto, attraverso studi sempre pi� serrati da parte di medici, si viene a sapere notizie ancora pi� dettagliate sulla malattia causata da questo coronavirus al quale l'Organizzazione Mondiale della Sanit�, OMS, aveva, nel frattempo, arricchito il nome, divenne infatti Covid-19, co e vi per indicare coronavirus, d per diseaase, patologia in inglese, e 19 per indicare l'anno in cui � stato scoperto 2019 ma lo chiamano anche Sars CoV-2 perch� il virus � parente del coronavirus responsabile della Sars meno contagiosa ma molto pi� letale, girata in Cina nel 2018 ma che da noi arriv� solo come notizia di cronaca.
Pi� letale perch� ancora non si sapeva il prosieguo di questa Sars.
Si viene a sapere intanto, attraverso i media che non lesinano certo informazioni, a volte anche non sempre vere, che anche in altri Stati di Europa, si sono riscontrati casi di questo male.

Da noi, mercoled� 4 marzo il governo emana l'ordinanza per la chiusura di scuole e universit� in tutta Italia fino al 15 marzo.
Alla data del 4, stando ai dati della Protezione Civile i positivi sono circa 2.700 e gi� c�� qualche caso (decine o qualche unit�) in tutte le regioni.
Domenica 8 marzo poi arriva il decreto che prevede l�isolamento della Lombardia, in assoluto la pi� colpita, e di altre 14 province, che diventano �zona rossa�. Anche  se la bozza ancora non ufficiale del decreto era stata pubblicata da alcune testate gi� nella serata del 7.
Appena attraverso i tg serali si sente questa notizia, chiss� come arrivata ai giornali, prima che il decreto fosse ufficializzato, si scatena la fuga in massa da Milano.



Migliaia di persone, che si trovavano a Milano per svariati motivi
temendo di rimanere bloccati, senza poter raggiungere i propri famigliari o le loro abitazioni in altre regioni, prendono d'assalto i treni nelle stazioni milesi, per lasciare la citt� prima del decreto ufficiale di chiusura.
Questo episodio scatena le ire di cittadini e Governatori delle altre regioni temendo un espandersi dei contagi, da pi� parti si levano voci affinch� vengano bloccati i treni o si metta riparo a questo esodo ma nulla si fa e migliaia di persone raggiungono indisturbate i loro luoghi di origine con la speranza di non aver portato con s�, oltre ai bagagli, anche il Coronavirus o Covid-19 che dir si voglia.

Luned� 9 marzo intorno alle 22,00 il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, annuncia, in televisione di aver esteso a tutto il Paese le misure gi� prese per la Lombardia e per le altre 14 province, tanto che tutta l�Italia diventer� �zona protetta�. Le nuove norma sono contenute nel nuovo decreto Dpcm 9 marzo 2020, entrato poi in vigore il 10 marzo. e dal 10 marzo in poi inizier� -iorestoacasa- che diventer� il mantra di tutti gli italiani.
Si potr� uscire solo per comprovate ragioni di necessit� come per fare la spesa, per esigenze lavorative, per l�acquisto di farmaci o per altri motivi di salute.



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