Il mio viaggio in Marocco


Marrakech


Gioved� 10 ottobre 2013





La giornata di oggi � dedicata a conoscere Marrakech.



Mentre in pullman ci avviamo a raggiungere la prima visita prevista dal programma
ci vengono date alcune informazioni sulla nascita e la storia di questa citt�.

Marrakech � una delle quattro citt� imperiali del Marocco,
la seconda in antichit�.
Denominata -la perla del sud- fu fondata dagli Almoravidi
verso la fine dell'XI secolo.
Infatti la sua fondazione si deve, presumibilmente,
al capo di una trib� almuravide berbera, Abou Bekr
che fece costruire una casba.
Suo nipote Youssef ben Tachfin costru� una moschea e si stabil�
a Marrakech mentre Abou Bekr si trovava nel Sahara
a lottare contro un gruppo di ribelli.
Assume le redini della citt�, dotandola, tra l'altro,
di alcuni bei monumenti.
Rafforza il potere personale ed estende la propria autorit�
al di l� delle frontiere del Marocco spingendosi fino
nella penisola iberica e Marrakech conosce un intenso sviluppo
favorito anche dai rapporti economici con la Spagna.
La citt� diviene il fulcro commerciale pi� importante del Marocco.
Alla sua morte gli succede il figlio Al� nel 1106.
Fa costruire la celebre moschea Ibn Youssef e una cinta muraria.
Crea una rete di - khettara- per garantire l'approvvigionamento idrico.
Durante il suo regno, Marrakech assume l'aspetto di una vera e propria
capitale dell'impero che si estende dal Sahara all'Ebro, dall'Atlantico
ad Algeri.
Il commercio prospera, l'artigianato si sviluppa mentre la vita intellettuale
e culturale si intensifica.
Purtroppo di tutte queste realizzazioni non rimane pi� traccia
poich� la dinastia successiva si � adoperata per cancellare ogni traccia
di quella precedente.
E' stata risparmiata solo la cinta muraria la cui demolizione
avrebbe causato la scomparsa della medina.
Nel 1147 Abd El-Moumen fonda la dinastia almohade, garantendo alla citt�
il ruolo di capitale del regno.
Durante il regno dei sovrani della dinastia almohade, Marrakech
vive il massimo suo splendore.
Alla morte di Ahmed el Mansour, il sovrano pi� famoso di questa dinastia,
inizia un periodi di declino per la citt�, caratterizzato da sommosse,
rivolte e saccheggi.
Furono i Saadiani a restituire a Marrakech l'antico splendore
abbellendo la citt� con numerosi monumenti, orgoglio
della citt�, oggi.
L'attuale sovrano Hassan II ha una particolare predilezione per Marrakech
e vi risiede piuttosto di frequente,
 da quando � asceso al trono ha dotato la citt� di attrezzature
e di infrastrutture di altissima qualit�.
L'importanza di questa citt� e il suo favorevole sviluppo
sono stati dovuti e lo sono tuttora alla sua favorevole posizione geografica
Ubicata in mezzo a un grande palmeto, � detta anche infatti
-la citt� delle palme-
nella pianura del'Haouz, � vicina alle vette dell'Alto Atlante,
innevate sia in primavera che in inverno
nel punto di convergenza fra il nord e il sud del paese, non lontano
dal Sahara e dall'oceano Atlantico.
E' un nodo viario di rilievo, da cui si diramano le strade per Agadir
Casablanca, Fes e Mekn�s.

Oggi Marrakech � uno dei luoghi turistici pi� in voga del Marocco.

la prima sosta la facciamo per visitare il giardino della Menara




uno splendido giardino coperto di olivi, quasi 7.000
di propriet� del municipio.



Una vasca centrale di 200 per 150 metri, riflette nello specchio d'acqua
il padiglione prospiciente col tetto piramidale ricoperto
di tegole verdi, realizzato da Sidi Mohammed ben Abderrahmane
e restaurato nel XIX secolo.
In origine era un bacino alimentato dalle sorgenti dell'Atlante,
riserva d'acqua per Marrakech,
poi diventato vasca dove imparavano a nuotare i soldati del re.
ora � adibita a riserva per le carpe.







Riprendiamo il pullman per avviarci al centro della citt� ed andare
ad ammirare il minareto della Katubbiyya.
Lungo la strada, mentre stiamo attraversando il quartiere residenziale
hivermag,
la guida ci addita l'hotel la Mampunia che, ci dice,
essere un albergo bellissimo, a 5 stelle, dove soggiorn�,
a suo tempo, Churchill.
Il minareto che ha reso celebre l'omonima moschea
� caratterizzata da un'architettura e da un apparato
decorativo imponenti.







Questo minareto risale alla dinastia degli Almohadi ed � l'opera
ispano/moresca pi� perfetta che esiste nel paese.
L'architettura � un sapiente connubio di pietra, laterizio e cemento.
la decorazione esterna, � estremamente armoniosa e varia su ciascun lato
ed � costituita da intonaco dipinto, ornamenti floreali ed epigrafici,
maioliche, arabeschi in rilievo e archetti.
il minareto � alto 77 metri e misura 13 metri di lato.
Il muro esterno possiede uno spessore di 2,5 metri.
La torre � costituita da sei vani sovrapposti attorno ai quali sale una scala
con lieve pendenza fino al cammino di ronda.
La cupola di coronamento � sovrastata da tre grandi sfere di rame dorato,
la pi� grande delle quali possiede un diametro di due metri.
Si dice che il muezin salisse su questo minareto a cavallo.

La moschea Koutoubia ('moschea dei librai')
deve il suo nome ai commercianti che gi� nel VII secolo vendevano manoscritti religiosi
nel vicino mercato.
Le fondamenta dell'edificio, fatte costruire intorno al 1150 dalla dinastia degli Almohadi,
sono ancora visibili tra le inferriate accanto all'attuale moschea.
Di fronte a quest'ultima si trovano due strutture in vetro a copertura dell'originaria area
destinata alle abluzioni:
qui uomini e donne, separatamente, si lavavano mani, piedi e viso prima di entrare nella moschea.
L'ingresso alla mosche non � consentito ai non musulmani.
La preghiera del venerd� alle 12 � la pi� importante della settimana.

Intorno alla moschea si trovano i giardini della Koutoubia,
dove abbiamo fatto una piacevole passeggiata tra rose e aranci.







Ci inoltriamo poi nella parte vecchia di Marrakech, nel Mullah
che, sino al 1936 costituiva il pi� grande quartiere ebraico del Marocco.

Qui � prevista la visita al palazzo della Bahia, fatto costruire
dal gran visir Ba Ahmed, rappresentante del sovrano Hassan I,
intorno al 1910 ed ha preso il nome dalla favorita
appunto Bahia, che diede al visir il primo figlio maschio.







Questo palazzo � un notevole esempio di architettura abitativa,
che copre circa otto ettari di terreno.
E' costituito da una sequenza di appartamenti che circondano cortili
e giardini bellissimi ornati di alberi e di fiori.
Ogni appartamento presenta una decorazione originale con mosaici, stucchi,
tegole verdi, legno di cedro .
I cortili sono i punti d'incontro delle quattro mogli del gran visir.
ognuna seduta verso la sua stanza.
la favorita poi andava con lui in un altro appartamento e le altre se ne restavano
a godere, in pace, la bella serata.

Attraverso la sala d'attesa e del ricevimento si passa alla parte interna.










Attraversiamo poi, a piedi, parte della medina
(foto nello slide sottostante)





per arrivare a visitare
Le tombe Saadiane.



Queste tombe risalgono al XV secolo e sono un monumento fra i pi� belli
ed importanti di questa citt�.
Il principe sadiano Mohammed ech-Cheick vi fu sepolto nel 1557.
in epoca successiva Moulay Ahned el-Mansour vi fece eseguire
notevoli opere di abbellimento.



Anche egli vi � stato sepolto con i suoi successori.
Il sultano alaouita Moulay Ismail vi fece erigere un muro di cinta che,
sino al 1917, impediva l'accesso ed occultava il luogo
alla vista.
Poi si � deciso di concedere la visione di questa splendida arte musulmana
all'ammirazione dei visitatori.





In conclusione della mattinata, andiamo a visitare una fabbrica
di prodotti di bellezza e curativi, fatti con estratti di erbe del posto,
fra cui il famoso olio di Argan.
Ci viene data poi una dimostrazione di questi prodotti





Acquistiamo anche dei prodotti, io prendo delle creme che, secondo loro,
dovrebbero avere effetti strepitosi sulle rughe, staremo a vedere,
poi delle saponette, delle miscele per tisane, il peperoncino,
e, appunto, l'olio di argan che fa bene un po' per tutto.

Il pranzo � piuttosto frugale poich� la sera ci attende una cena/spettacolo
pi� sostanziosa e , dopo il pranzo ci avviamo verso
Plce jamaa el-Fna, che, ci dice la guida, � la maggior
attrazione turistica della citt�, costituisce infatti il centro
della vita cittadina nelle sue molteplici manifestazioni
ed � perennemente animata.
Vi arriviamo quasi a met� pomeriggio, l'ora, ci dice sempre la guida,
in cui l'animazione raggiunge il suo apice.
Infatti ci si presenta un colpo d'occhio magnifico,
innanzi tutto la vastit� della piazza, immensa, si fa fatica
a vederne i confini,



a cui i raggi del sole al tramonto
conferiscono un'atmosfera tutta particolare,
poi la folla, la confusione, l'animazione,
vi si trova di tutto. narratori, incantatori di serpenti,
danzatori, acrobati, musici, domatori di scimmie,
mangiatori di spade e di fuoco, e persino, cavadenti.
La piazza � circondata da botteghe, caff� e ristoranti
che creano un ambiente variopinto, caratterizzato anche
dalla variet� delle merci esposte e dai profumi e delle bevande
e dei cibi tipici offerti agli avventori.







Verso le 19.00 si rientra in albergo per prepararci
alla cena/spettacolo che ci attende in serata.







Cena ottima e spettacolo diviso in due momenti:
uno all'interno del locale nel quale ballerine e ballerini berberi
danno una dimostrazione di loro danze tradizionali,
il tutto molto coreografico e divertente, il secondo
che si tiene nelle pista all'aperto, adiacente il locale
in cui cavalieri berberi simulano, in groppa ai loro cavalli,
corse e attacchi guerreschi.





Il tutto ha significato un'esperienza bella
e particolare.

Cliccare per accedere al video





Cliccare qui
per accedere al video dello spettacolo






1  2  3  4  5  6  7  8


Avanti



Indietro


Home