Dalla Cappadocia
ad Ankara


Venerd� 28 settembre 2012



La partenza � fissata sempre ad ore piuttosto mattiniere
perch� i chilometri da percorrere per arrivare ad Ankara
sono sempre, ma non � una cosa nuova,
tanti

Percorsi quasi un centinaio di chilometri, cominciamo a vedere
correre, parallela alla strada e ad una distanza di circa centocinquanta di metri,
una bianca e liscia distesa bianca.
La guida ci dice che trattasi del famoso lago salato di Turchia

Resto un po' sospesa su quel -famosi- io, a dire il vero, non ne avevo mai sentito parlare.
Ci dice ancora che il Lago Salato (in turco Tuz G�l�) � il secondo lago per ampiezza in Turchia,
situato nell'Anatolia centrale, 105 km a nord-est da Konya e 150 km Sud-Est da Ankara.
Per gran parte dell'anno questo basso (1-2 metri) e salato lago ha un'area di 1.500 km�.
Normalmente � lungo 80 km e largo 50 ad un'altezza di 905 m s.l.m..
La sua area � divisa dalle province di Ankara, Konya e Aksaray
Presso il lago vivono oltre 3 milioni di persone.


Per gran parte dell'anno � asciutto e diventa un'immensa distesa bianca.
Completamente bianca.
Una superficie piatta in cui lo sguardo si perde verso l'infinito...
di un candore che i raggi del sole rendono ancora pi� brillante!

Verso la met� dei chilometri di lunghezz per i quali si estende questo lago,
� prevista una sista.





Il primo impatto dei nostri piedi col lago � piuttosto particolare
ci troviamo a camminare su un'immensa distesa di sale da cucina
che scricchiola sotto le suole delle nostre scarpe e si fa fatica a mantenere l'equilibrio.
E' spettacolo bellissimo.






Negli ultimi anni il Lago Tuz e' in grosso pericolo a causa dell'inquinamento industriale
e l'uso errato ed eccessivo delle acque sotterranee.
Cio' sta minacciando non solo il lago ma anche la flora e la fauna della zona,
che definitivamente avra' un effetto negativo sugli abitanti locali intorno al lago

Di conseguenza, il WWF (organizzazione mondiale dedicata alla conservazione della natura)
in Turchia ha fornito un Progetto Pilota del Lago Salato che attualmente sta sostenendo
l'Autorita' per le Zone Specialmente Protette (ASPA - �zel �evre Koruma Kurumu in Turco)
sotto la loro responsabilita', di conservare e riabilitare gli ecosistemi unici della zona del lago Tuz.
In questo progetto, la base per un programma integrato dell'Amministrazione di Conservazione
per la parte del sud-ovest del lago Tuz sara' sviluppata insieme all'ASPA.
L'ASPA, l'autorita' principale nel Lago Tuz, sta integrando il loro proprio studio
al progetto pilota del Lago Salato in termini di attivita' specifiche
in modo da realizzare lo scopo comune dell'Area di Conservazione.





Dopo la sosta pranzo, in un grill lungo al strada,
ci dirigiamo alla volta di Ankara





Ankara (pron. �nkara /ˈankara/), anticamente in italiano anche Angora,
� la capitale della Turchia e, con una popolazione di oltre 4.400.000 abitanti,
� la seconda citt� turca dopo Istanbul.
La citt� si estende sull'altopiano anatolico a 938 metri sul livello del mare.
E' sede del parlamento turco, del governo cos� come delle rappresentanze diplomatiche straniere.

Situata strategicamente al centro del Paese,
funge da crocevia per la rete autostradale e ferroviaria nazionali
e rappresenta un importante centro commerciale ed industriale soprattutto
per quanto riguarda il settore agricolo.
Nel passato la citt� divenne famosa per le capre d'Angora dal lungo pelo
dalle quali si ricava la preziosa lana mohair,
per il Gatto d'Angora, per il coniglio d'Angora famoso per il suo soffice pelo
da cui si trae l'omonima fibra,
per la produzione di pere, miele e del locale Moscato.

Il centro storico della citt� � situato su una collina rocciosa che si erge a 150 metri d'altitudine
rispetto alle piatte pianure della riva destra dell'Ankara �ayı,
un affluente del fiume Sakarya (Sangario).
Sebbene sia al centro di una delle aree pi� aride della Turchia e sia circondata per lo pi� da steppe,
Ankara pu� essere considerata una citt� abbastanza verde se si considera l'ammontare di aree adibite a parchi pubblici
che attualmente ammonta a circa 72 mq per abitante.

Ankara � decisamente una citt� meno esuberante di Istanbul, pi� tranquilla e composta,
ma meno coreografica rispetto alla capitale virtuale della Turchia.

Il nostro scopo principale dell'andare ad Ankara, oltre che per dare uno sguardo alla citt�
era quello di viusitare il nuseo delle civilt� anatoliche verso il quale, a piedi, ci avviamo.








Il Museo delle Civilt� Anatoliche (o Museo degli Ittiti)
tra i pi� importanti musei archeologici del mondo,
tanto che nel 1997 � stato nominato "museo dell'anno",
ed � situato in due edifici storici risalenti al XV secolo posti a ridosso della cittadella di Ankara.
Uno degli edifici fu edificato dal gran visir di Mehmet il Conquistatore
ed era usato come mercato della lana d'angora,
l'altro era un caravanserraglio.
Il museo espone in ordine cronologico importanti collezioni di reperti del Paleolitico,
Neolitico, Eneolitico, dell'Et� del Bronzo Antica, del Periodo Ittita e del Periodo Frigio,
abbracciando cos� diversi millenni di storia.







Con il nome di popoli anatolici o semplicemente Anatolici
si indica un insieme di popoli indoeuropei che,
tra il II e il I millennio a.C., erano stanziati in Anatolia.
� attestata la presenza nella regione fin dagli inizi del II millennio di numerosi popoli anatolici:
i Palaici, gli Ittiti, i Luvi, i Lici; nel I millennio a.C.
quelle stesse popolazioni si erano evolute in quelle storicamente note
con i nomi di Lidi, Cari, Pisidi, Sidetici e ancora Lici.
Non si sa esattamente quando gli Anatolici siano giunti in Asia Minore,
ma i documenti attestano la loro indiscutibile presenza nella regione gi� nel XX secolo a.C.;
si ritiene che la differenziazione tra i vari rami anatolici sia avvenuta gi� in territorio asiatico,
a partire da un comune ceppo giunto in un unico movimento migratorio nell'area.








Le pi� antiche testimonianze sugli Ittiti risalgono al 1900 a.C. circa,
e sono nomi di sovrani.
Tra il XX e il XIX secolo a.C. gli Ittiti erano ripartiti in citt�-Stato,
rocche fortificate poste su alture - secondo uno schema tipicamente indoeuropeo -
e in perenne conflitto reciproco.
Tra esse primeggiavano Purusanda e Kanesh, fino a quando il re Pitanas non conquist� Nesas,
vi stabil� la sua corte e inizi� un dominio che progressivamente si estese
sulle altre citt�.







L'unificazione degli Ittiti ebbe un impulso decisivo con Hattusili I,
che trasfer� la capitale ad Ḫattu�a e diede il via all'espansione.
L'apogeo dell'impero fu toccato nel XIV secolo con �uppiluliuma I,
quando i domini ittiti inclusero l'intera Anatolia fino al nord della Siria







L'Impero ittita entr� in decadenza a partire da alcune devastanti incursioni esterne,
che aggredirono la parte occidentale dell'impero: prima i Popoli del mare,
intorno al 1200 a.C., e poi i Frigi, che nel 1190 a.C. circa conquistarono la Cappadocia,
il cuore dei domini ittiti, e distrussero la capitale Ḫattu�a,
sostituendo il proprio dominio a quello ittita.
Le regioni orientali dell'impero rimasero autonome,
ma l'unit� degli Anatolici imposta dagli Ittiti si spezz� con un ritorno alla frammentazione tra citt�-Stato.









Dopo il momento di cultura, piuttosto interessante
e ben esposto ed illustrato dalla nostra guida,
ed una passeggiatina per Ankara
riprendiamo il pullman per raggiungere Bolu
dove avremmo trascorso la notte.





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