Privacy Policy

Islanda

Parte prima





22 ottobre 2015
Gioved�

Decolliamo da Fiumicino qualche minuto prima delle 16.00 e,
dopo un volo abbastanza regolare,



alle 21,30, ora locale 19,30,
atterriamo all'aeroporto internazionale di Keflav�k
il pi� grande aeroporto d'Islanda.





Qui incontriamo la guida locale



con la quale ci rechiamo a prendere il pullman
per raggiungere il nostro albergo.

Mi rendo conto che sto in Islanda,
nella periferia di Reykjavik,
la cosa mi da una certa emozione,
ma � buio e non si vede quasi nulla
l'unica differenza che si nota, rispetto a Roma,
� il poco traffico.

L'albergo che ci ospiter�
durante tutto in nostro soggiorno nella capitale islandese,
� il L'Hotel Fron, in Laugavegur 22a, 101 che,
da come ci dice la guida
� la via centrale  di Reykjavik.
Arriviamo dopo circa un'oretta,
l'albergo appare di buon aspetto come anche la stanza
che viene assegnata a me e a mio marito,
� piccola ma c'� l'essenziale.
C'� anche l'angolo cottura che,
sicuramente, non adopereremo
ma fa tanto "casa".
Dopo aver dato una prima sommaria sistemata ai bagagli,
dato che la cena non � prevista in hotel,
usciamo per andare a cercare qualcosa da mangiare.
Muniti di cartina, ci avviamo verso il porto,
poich� avevamo saputo di un localino tipico assai carino
e avremmo voluto raggiungerlo.
Ma, arrivati, abbiamo la sgradita sorpresa di trovarlo chiuso,
non si sa se per turno, perch� � piuttosto tardi
o perch�, definitivamente per cessato esercizio,
comunque torniamo indietro e, riusciamo a trovare un altro localino
anch'esso in procinto di chiusura serale,
perch� l� pare che i ristorantini chiudano verso le dieci di sera,
i cui proprietari, dopo aver loro spiegato la situazione,
acconsentono a prepararci qualcosa,



patatine,
salmone arrostito, focaccia e birra.
Niente male.
Tutto quanto, comunque,
ci � servito per dare una prima occhiata a questa citt� e





ad assaggiare il freddo,
che ci avevano detto essere, in quelle latitudini, moto intenso,
ma, a prima botta, tanto intenso non ci � parso.
Ce ne torniamo in albergo per finire di sistemare i bagagli
e andare a dormire che l'indomani mattina
l'appuntamento � per le 8,15
perch� ci aspetta una giornata piuttosto piena.


23 ottobre 2015
Venerd�


Mentre in pullman ci dirigiamo verso la regione di Pingvallavatn
la guida ci parla un po' dell'Islanda



L'Islanda �, dopo la Gran Bretagna, la seconda isola
pi� grande d'Europa,
si estende, infatti, per 103 mila chilometri quadrati.
Si trova nell'Oceano Atlantico, poco a sud del Circolo Polare Artico.
a cui si avvicina moltissimo in due punti:
a ovest con la penisola di Hornstrandir,
che dista 10 chilometri
e a est col capo Rifstangi
che ne dista appena tre.
Il canale di Danimarca, lungo 290 chilometri,
dal suo punto pi� stretto,
la separa, a nord-ovest dalla Groenlandia,
mentre a un migliaio di chilometri a est si trova la Norvegia
e a sud-ovest la Scozia.
L'isola principale si estende per 500 chilometri da est ad ovest
e per 300 chilometri da nord a sud.
Oltre met� del suo territorio si trova
oltre i 400 metri di altezza,
con la vetta pi� alta, l'Hvannadalshnj�kur ,
che raggiunge i 2119 metri.
Dal punto di vista paesaggistico l'Islanda offre
scenari unici al mondo, parte dei quali visiteremo.
Il 15% del suo territorio � coperto da una calotta di ghiaccio
che � la terza, per estensione, dopo l'Antartide e la Groenlandia,
circa met� del territorio � coperto da zone di tundra, praterie,
torbiere e deserti ed inoltre ci sono
colline modellate dai ghiacciai,
morene, distese di lava congelata, geyser e fumarole,
profondi canyon, laghi, fiumi, cascate e coste frastagliate
a picco sul mare.
Per questa ragione il territorio dell'Islanda � quasi del tutto disabitato,
solo il 21% delle terre, tutte vicino alla costa,
sono considerate coltivabili e abitabili.

Geologicamente parlando � la terra pi� giovane d'Europa,
si � formata in seguito ad eruzioni vulcaniche sottomarine
avvenute circa 20 milioni di ani fa
lungo il confine fra la placca nord americana e quella euroasiatica.
Il sottosuolo islandese � comunque in continuo movimento,
in superficie, infatti, i vulcani attivi sono circa 22,
ai quali si aggiungono 250 aree geotermali e 780 sorgenti calde,
senza contare i numerosissimi geyser e fumarole ,
Anche i terremoti sono piuttosto comuni tanto che la popolazione locale
si cura proprio delle esplosioni vere e proprie,
quelle che fanno sorgere un'isola
dove prima c'era l'oceano,
come quella avvenuta dal 1963 al giugno del 1966
che port� all'emersione
dell'isola di Surtsey, oggi, stabilmente abitata.
La presenza di tali movimenti nel sottosuolo, garantisce una riserva
pressoch� infinita di energia geotermica,
che viene utilizzata per gli usi pi� disparati, tant'� che
ogni abitante islandese ha nel giardino della sua casa
un soffione che gli garantisce acqua calda gratis.

Il territorio islandese � quasi totalmente privo di alberi.
Sebbene vi siano stati massicci programmi di riforestazione
che hanno portato alla creazione di foreste e aree di betulle a cespuglio,
la costante erosione a cui � sottoposto il terreno,
fa s� che la maggio parte della vegetazione
sia molto bassa e ben radicata al suolo,
solo durante il periodo estivo � possibile osservare
un buon numero di fiori selvatici.
Anche i funghi sono presenti in un gran numero di variet�,
circa 150 specie diverse.
Nelle altitudini pi� elevate sono preponderanti i licheni e altre piante nane
sui campi di lava pi� antichi, lungo le aree costiere, prevale una bassa prateria,
mentre le colate di lava pi� recenti, sono coperte da un manto di muschio.
Ma l'impoverimento della flora non � dovuto soltanto all'erosione dei venti e
al lento lavorio dei ghiacciai e della lava
ma anche allo sfruttamento dei terreni per l'allevamento ovino.
Per contrastare questo fenomeno, gi� dal 1945 � stato introdotto
un particolare tipo di lupino chiamato nootka.



capaci di ancorarsi tenacemente al suolo,
apportando una grande quantit� di azoto al terreno,
rendendolo pi� fertile,
essi hanno lo svantaggio, per�, di soffocare col loro folto fogliame
la biodiversit� locale.
I bassi cespugli, i muschi, i licheni,
non riescono infatti a ricevere la luce del sole.



Anche gli animali sono poco presenti sull'isola.
L'unico mammifero indigeno � la volpe dell'Artico



La volpe artica � un animale incredibilmente resistente,
che pu� sopravvivere alle temperature freddissime dell�Artico,
nelle distese spoglie d�alberi in cui dimora.
Ha le zampe con piante pelose, le orecchie piccole, e un muso corto,
tutti adattamenti importanti per un clima freddo.
Le volpi artiche vivono nelle tane,
e durante le bufere di neve scavano dei tunnel nella neve
per crearsi un rifugio.
Hanno un bellissimo manto bianco (talvolta bluastro-grigio)
che funge da efficace camuffamento invernale.
Il suo colore naturale consente all'animale
di mimetizzarsi tra la neve e i ghiacci onnipresenti della tundra.
Con il cambiamento di stagione,
cambia anche il manto della volpe e diventa marrone permettendole
di camuffarsi durante l'estate tra le rocce e le piante della tundra.
Questi colori permettono alla volpe artica di cacciare efficacemente i roditori,
gli uccelli, e anche i pesci.
Ma durante l'inverno le prede a terra possono scarseggiare.
In questo caso, la volpe artica seguir� il primo predatore della regione�
l'orso polare, e manger� gli avanzi delle sue prede.
La volpe artica mangia anche le verdure quando sono disponibili.
Come nel gatto, la sua coda folta la aiuta nell'equilibrio.
Ma per una volpe artica la coda (o �spazzola�) � particolarmente utile
e funge da coperta contro il freddo.
La femmina partorisce ogni primavera.
Le cucciolate sono numerose: fino a 14 cuccioli.

Da National Geographic



Tra gli animali importati � frequente vedere mucche,
pecore e cavalli.
Quasi tutti gli abitanti, infatti, posseggono un cavallo,
per esercitarsi nell'equitazione.

Tra gli animali pi� amati dai turisti ma anche dagli islandesi,
ci sono i pulcinella di mare
che per quattro o cinque mesi all'anno, arrivano sull'isola per nidificare.



I laghi sono abitati da anatre, cigni e altri uccelli d'acqua dolce.
Anche la fauna marina � estremamente ricca.
L'isola � conosciuta, tra le altre cose, per la possibilit� che offre
di avvistare grandi mammiferi marini.

L'Islanda � una terra dai grandi contrasti atmosferici.
toccata com'� dalla Calda Corrente del Golfo
e da quella fredda proveniente dall'America del nord
e dalla Groenlandia, dai tiepidi venti occidentali
e da quelli freddissimi che arrivano ancora dalla Groenlandia.
Il vento � proprio uno degli elementi naturali che influenzano
il clima dell'isola.
L'estrema variabilit� della sua forza e della sua direzione
provoca repentini passaggi dalla pioggia al bel tempo
e viceversa.

Chiediamo poi quante persone abitano l'isola
e la guida ci dice che secondo le ultime rilevazioni
l'Islanda conta 317.630 abitanti
con una densit� di circa 3 abitanti per chilometro quadrato,
quindi stanno belli larghi.
La popolazione � concentrata soprattutto nelle aree urbane
e nelle aree costiere pianeggianti.
Per quanto riguarda la religione, la maggior parte della popolazione
segue il luteranesimo anche se la Costituzione
sancisce la libert� di culto.
La lingua � l'islandese, assai difficile da comprendere
ma ormai quasi tutti parlano l'inglese.
la guida ci dice, come curiosit� che l� c'� il divieto di dare
ai nuovi nati, nomi stranieri e, fino a poco tempo fa,
persino per acquisire la cittadinanza,
era necessario cambiare nome,
adottandone uno islandese.
In Islanda non esistono i cognomi. e ogni persona
costruisce il proprio con il metodo patronimico,
ossia con il nome del  padre a cui si aggiunge il suffisso
" son" figlio
se si tratta di un maschio
o "dottir" figlia se si tratta di una femmina.
Inoltre il cognome non � mai utilizzato neppure per rivolgersi
a degli estranei e anche nell'elenco telefonico
le persone sono ordinate alfabeticamente per nome di battesimo
e non per patronimico.

L'Islanda � uno stato indipendente dal 17 giugno del 1944,
giorno in cui si celebra la festa dell'indipendenza,
ed � una repubblica parlamentare guidata da un presidente,
eletto ogni quattro anni a suffragio universale.
Il primo ministro, nominato dal presidente, e il governo,
concordato tra i leader dei partiti politici, detengono il potere esecutivo
e rispondono del loro operato di fronte al parlamento unicamerale,
composto da 63 membri anche essi eletti ogni quattro anni,
con sistema proporzionale.

In Islanda hanno diritto di voto
tutti i cittadini che hanno compiuto 18 anni d'et�.

Il sistema giudiziario, terzo al mondo per efficienza,
prevede una corte suprema i cui giudici sono nominati a vita
dal presidente della repubblica.

Il Paese � diviso in 8 regioni amministrativamente indipendenti.

Il 16 luglio del 2009, il parlamento ha autorizzato il governo
a iniziare i negoziati per entrare a far parte dell'Unione Europea.




I chilometri da percorrere sono circa 150
In un paesaggio brullo, incupito
da un cielo plumbeo che
a tratti sembra toccare il terreno
per� tutto questo ha un fascino tutto suo,
particolare, avvolto
da un'atmosfera quasi surreale







A circa met� tragitto, facciamo una sosta in un tipico grill,
sperduto in mezzo a quella brullit�,
� un localino ricco di mercanzia di ogni genere
e assai confortevole









Proseguiamo il viaggio
fino alla prima meta, prevista oggi,
la cascata Gullfoss, maestosa � bellissima che,
col suo doppio salto di 32 metri all'interno di uno stretto canyon
� la cascata pi� famosa dell'isola,
� detta, infatti, "la cascata d'oro".



Cominciamo a salire lungo il sentiero,
piuttosto comodo, almeno fini quasi alla cima
per arrivare nel punto in cui l'acqua salta gi�









Man mano che saliamo lo spettacolo ci appare sempre pi� suggestivo
anche se la salita comincia un po' a farsi sentire
e il freddo anche



ma lo spettacolo che, via via, si para dinanzi
ai nostri occhi, riesce a farcelo dimenticare.











Veramente uno spettacolo della natura, unico.

Riprendiamo, poi, il pullman, per raggiungere il ristorante
in cui consumeremo il pranzo.

E' un locale assai elegante ed anche affollato,
perch�, pare che l'Islanda sia molto frequentata a livello turistico.
Il pranzo � a buffet e si pu� trovare di tutto.



Non amo molto n� il pesce n� la carne
per cui abbondo in riso, verdure grigliate
macedonia di frutta e, ovviamente, dolci.





Comunque ho notato che � andato molto sia il salmone
che l'agnello, fatti in vari modi
del resto sono gli alimenti tipici dell'Islanda.


Dopo il pranzo ci avviamo a visitare
un'altra parte suggestiva dell'Islanda: i geyser,
uno dei fenomeni pi� spettacolari della natura.
che prendono il nome proprio dalla localit� di Geyser.
Arrivati sul posto ci troviamo davvero davanti ad
uno spettacolo entusiasmante:
che fino ad ora avevamo visto solo in foto
o studiato sui libri di geografia nel periodo scolastico.







Rimaniamo cos�, a vedere quei soffioni sparsi, per un'ampia vallata,
getti d'acqua calda e vapore che possono innalzarsi, verso il cielo,
in colonne alte, ci dice la guida, fino a 60 metri.
Anzi, il Grande Geyser, che ora ha esaurito le sue soffiate,
non � pi� attivo infatti, raggiungeva anche gli 80 metri.
Ora, invece, abbiamo potuto vedere il vicino Strokkur,
quello che esplode circa ogni 6 minuti e che manda una colonna
alta dai 15 ai 30 metri.







Infatti mentre eravamo l� ad un certo punto sentiamo come uno sbuffo,
un tonfo, una piccola esplosione, ed ecco la colonna di vapore che si innalza.

Qui sotto, nella foto scannerizzata da un libro, si pu� vedere la colonna
in tutta la sia magnifica elevazione.



Saremmo voluti restare l� pi� tempo ad aspettare quegli sbuffi o respiri
o sospiri della Terra ma, il tempo corre e, prima del rientro
un'altra cosa fantasmagorica ci attende:
la visita al Parco Nazionale di Pingvellir,
dichiarato dall'Unesco patrimonio dell'Umanit�.

Durante il trasferimento, in una breve nota introduttiva,
la guida ci dice che questo Parco si trova all'interno della spaccatura
causata dalla separazione delle zolle tettoniche
che attraversano il Paese,
� formato da colate di lava e crepacci, foreste di betulle nane,
ruscelli, cascate e da un grande e pescoso fiume, il Pingvallavatn,
formato dalle acque del ghiacciaio di Langjokull
(come dire, insomma, il Po nasce dal Monviso),
e scorre per 40 chilometri tra rocce e sorgenti termali,
� una tappa importante per gli uccelli migratorie,
e nelle sue acque limpidissime,
� possibile effettuare interessanti immersioni,
beh, forse nei momenti stagionali pi� caldi
ma col freddo che, in questo momento, ci avvolge,
nessuno di noi ha di queste velleit�.

Suggestivo � anche il sole
che vorrebbe affacciarsi ma la coltre di nubi
fitta e prepotente, glielo impedisce.



Anzi, comincia a cadere qualche goccia di pioggia
per cui il fiume, lo vediamo attraverso i finestrini del pullman.



La guida approfitta del momento di pioggia per dirci anche che
il Parco nazionale di Pingvellir, pianura dell'assemblea,
ha anche importanza storica
poich� � in questa cornice che i primi colonizzatori dell'isola
decisero di riunire annualmente l'Alping
ossia l'assemblea nazionale, del Parlamento vichingo,
che oltre ad essere il luogo in cui venivano prese tutte le decisioni importanti
e venivano approvate le leggi,
era anche un grande evento sociale
al quale partecipavano oltre ai capi, la popolazione, i commercianti
e gli artisti.
Oggi in questo luogo non � rimasto niente che testimoni la sua passata
rilevanza storica ma � ancora possibile immaginare come gli elementi naturali
fossero parte integrante delle assemblee, grazie alle rupi capaci di amplificare
il suono della voce degli oratori
e agli ampi spazi in cui si riunivano i 146 uomini del consiglio.
Ancora visibili sono ancora i resti dei -budir-,
capanni di pietra e torba che avevano la funzione di ricovero per i membri
del parlamento nonch� di botteghe, in cui acquistare cibo, birra e pergamene.
Questa assemblea fu privata dei suoi poteri legislativi nel 1271,
quando l'Islanda pass�
sotto la corona svedese e mantenne solo il suo potere giuridico
fino al 1798 anno in cui fu sciolta.
Quando, nel 1843 fu ricostituita,
la sua sede fu spostata a Reykjavik.

Arriviamo alla spaccatura, praticamente una faglia
fra due placche tettoniche della crosta terrestre,
quella americana ad ovest e quella euroasiatica ad est.
la prima tende a spostarsi ulteriormente verso ovest,
mentre la seconda continua a traslare verso est.
La terra si regge al margine delle due placche
dove si � formata appunto l'ampia pianura di Pingvellir,
a tratti sommersa dalle acque del lago Pingvallavatn.







Molto suggestivo ed emozionante camminare dentro la spaccatura





� come conoscere la Terra un po' pi� da vicino,



paesaggi unici che solo l� � possibile vedere.

Rientriamo in citt�, una piccola passeggiatina
per la via principale di Reykjavik
dove veniamo salutati dal Troll,
le mitiche figure che vivono nelle foreste
dell'Europa settentrionale



e, per concludere la giornata,
scegliamo un simpatico e tipico localino
per la cena.









Clicca sull'immagine
per accedere al video



1
  2   3   4 Rerkjavik  




Avanti


Indietro


Home