E poi la notte...
 
 
E poi tu
 
E tenerti tra sonno e veglia
intreccio di braccia e sogni
brivido di freddo e pelle.
 
Nell'immobile danza del fuoco dell'anima
innalzāti in duplice preghiera di perdono
io, senza fantasmi irridenti
tu, con la libertā dell'Uomo,
entriamo negli abissi imprecisi
dei soffocati gemiti dei sensi
a perderci tra onde sconosciute o use
in fremente nuotar di sensazioni.
 
Le ore, oltre l'anelito del tempo,
ritmate solo dal nostro vagheggiare.
 
Stupore arcano nel cogliere
il sorriso divino dell'Amore
prima che l'alba ne sciolga la dolcezza.
 
Diana
 
 
 
 
Per lo script originale
 

 

 
 


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