Poesie

 




Francesco Balletro, Franta per i blog di splinder,
� il poeta delle immagini fatte parole
o delle parole fatte immagini.
Ringrazio Francesco per avermi concesso
di pubblicare alcune sue poesie su questo sito



 

Autunno



Da uno stralcio di vigna
sulle colline inondate di bruma
lo sguardo � l�ebbrezza di un attimo.

Tra i calici colmi ed i sigari
brulica a sera il profumo del fuoco
adoperato a fatica ed amore.

Solo parvenze e fruscii per le case
avviluppate ad un fiotto di luna
su una terra che gi� fiuta l�inverno.


� francesco ballero - ottobre 2008








 Ruderi




Infine la neve � sopravvenuta,
una muta partitura.
Anche i roseti sono sepolti.
Rimane indecifrabile il ricordo.


� francesco ballero - 28 novembre 2008






Voci



Tu agile voli al volubile sole.
Ma chi mai sei tu se non esile esistere,
un traballante suono
nell'aria che sferza e corteggia ...

Mentre sorpresa dalle voci tremule
che si levano a notte
feroce un grido ferisce
la tua ombra sul confine della terra.


� francesco ballero - 25 novembre 2008







A che cosa somiglia l�amore?
Ai colori dell�autunno � lo somiglio.
Variegato il suo regno,
voluttuosi regala contrasti,
scabrosi timbri e teneri e garbati,
schietti gli intrecci e subdoli.

Uno stormo di foglie malinconico
il cielo acconcia,
melodici abbandoni
a una pena mi piegano s� grande.

Vieni amore vieni,
che un tremito mi prenda!
Dolce allorquando ascolto la tua voce
il mio cuore batte forte e si spaura,
un brivido di fuoco � nella carne.

La morte poi non � tanto lontana.



� francesco ballero - 6 novembre 2008
ovviamente con riferimenti ai versi di Saffo







Nel limite




Autunno viene il suo passo breve
e la voce fonda.

Un vento si � levato stamattina
d�oro e di porpora al dopo pioggia.

Fresco un fruscio fiorisce per i viali,
eco di suoni rappresi nel petto.

Ecco che si colora
la terra di un volubile vestito.

Figure provvisorie,
volteggi rarefatti
nei recinti del tempo

Il mio sguardo si arrende
sospeso al limitare del mistero.

Sono miei questi giorni
che piegano all�inverno,
io fragile lembo
che la terra raccoglie.



� francesco ballero - ottobre 2008








Segrete estensioni


Si immerge il poeta
in eremi di luce e di silenzio.

Abita spoglie celle
e nel suo canto libera,
degli illimitati attimi di un mistero,
materni frammenti.



� francesco ballero - luglio 2008







Parola



Innamorarsi smarriti nei boschi,
loro narrano e canora mormorano
del paradiso un� indistinta parola,
sparsi i rimorsi tra i rami e i marosi
marmorei che la giovinezza infuria
e a noi ritorna in tempo a nuove nozze
con ornarsi di sbocci e grazia e vezzi.

Son parola e labbra da fuoco e coscienza.
Parola che ansima, si apre, si plasma,
sui profumi, sui colori, sui suoni,
che danzano e ci trasportano sul fiume
alla foce dell�anima e dei sensi
e al principio ove nudi spiegheremo
le carezze e il tempo che entrambi nutr�.

Nudi di intensi cieli le carezze
nei nidi della Dea nutrice e cenere,
respiriamo nel palmo di uno sguardo
rive radiose, mattini, tramonti,
quando i tuoi seni candidi mi scaldano.

Qui l�Infinito, attoniti, ci scruta
e intitola parola allo stupore.

Parola di muta bellezza e sonora.

Parola intuita, intuita bellezza.



�francesco ballero - gennaio 2008







Diario di tutti i giorni



(in risposta a Vittorio Sereni - umilmente)

Loro adesso lo sanno
da quando sono caduti bocconi
sulla spiaggia normanna
Un colpo d�ali non basta a volare

Schierata sulla costa della Francia
la bianca armata suona
una musica d�angeli
vi sveglia mormorando di pregare
per la pace - e non � vento bizzarro -
intanto non udite

Ora suonate musica diversa
che assorda dai deserti e dai mercati
mentre muoiono uomini ormai senza le ali

Ma a me pi� non bastano
le nostalgie dell�autunno
Io non voglio essere morto
alla guerra e alla pace





� Francesco Ballero � Settembre 2006

















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