Presepi e crisi




C�era qualcosa in Paradiso che turbava gli animi. Anche l�anno scorso, in questo periodo la celestiale aria era turbata e le nobili anime erano inquiete.

Non che vi fosse di mezzo il diavolo con le sue tentazioni, questo no. L�integrit� morale del Cielo era al sicuro, come sempre. Neppure si trattava della mancanza di spazio dovuta a nuovi, ben accetti arrivi. In Paradiso c�erano, infatti, sempre meno ospiti, molti avevano preferito l�Inferno sostenendo di aver compagnia migliore, altri erano stati costretti a spaccare la legna per le fabbriche del Maligno.

Si stava, invece, pure larghi, e ciascuno poteva contare persino su qualche nuvoletta come dependance.

E queste facce scure non avevano ragion d�essere, neppure per la scarsit� di beni di prima necessit�. Ciascuno faceva a gara nel chieder sempre meno. Il cibo era abbondante e spesso qualcuno, non visto, ne gettava sulla Terra, affinch� i poveri potessero giovarsene.

Il mistero era fitto.

Tutti rivolgevano i loro sguardi all �Arcangelo Gabriele, il cui volto era ogni giorno pi� cupo.

Dopotutto era l�annunciatore di eventi, ed il celestiale condominio attendeva di conoscere il motivo di cos� tanta preoccupazione che aleggiava da un po�.

Gabriele, se ne stava in disparte rigirandosi pensieroso i bei riccioli d�oro. Era qualcosa di grave, lo avrete capito pure voi, miei piccoli lettori.

La matassa si dipan� quando tutti i Santi ed i Beati vennero da lui convocati in una riunione.

L�Odg era la crisi economica che attanagliava l�Empireo.

Un po� come accade da noi, s�. E se state pensando al �mal comune, mezzo gaudio� chi scrive non pu� certo darvi torto.

Gabriele era molto preoccupato per la carenza di fondi destinati ai festeggiamenti natalizi. Il 25 Dicembre si avvicinava inesorabilmente e nulla era ancora pronto. Egli continuava a scarabocchiare un suo elenco dal quale, ovviamente, erano esclusi i cattivi. Nemmeno a dirlo, avrebbe voluto delegare qualcuno, ma lui era l�organizzatore e, grazie all�ispirazione divina, dopo molto tempo, era finalmente riuscito ad elaborare un piano che poteva e doveva riscuotere l�approvazione dei Celesti.

Di una cosa potevano star certi. Il Loro Signore non avrebbe avuto problemi. Nascendo in una mangiatoia, almeno per il momento, non avrebbe dovuto pagare l�IMU.

Per il resto del personale, il suo piano incontrava difficolt� oggettive, dovute anche ai patti di stabilit�.

Il suo collega, quello in alto sulla capanna, era un �esodato� e si barcamenava facendo saltuariamente l�Angelo Custode. Gabriele sapeva di poter contare sul suo aiuto gratuito, anche se spesso lo aveva ripreso per le sue colorite espressioni. Una volta lo aveva sentito persino dire :��mi sono rotto il�� , compiendo un illecito storico, in quanto tutti sappiamo che gli angeli non hanno sesso.

Giuseppe aveva chiuso la falegnameria. Le grandi aziende avevano trasferito le loro sedi all�estero. Inoltre al pover�uomo era capitata questa inaspettata paternit�, di cui faceva fatica a rendersi conto. Se ne stava cupo sull�uscio, e Gabriele a stento riusciva a fargli gradire la folla chiassosa di curiosi che da ogni parte si avvicinava

La capanna non dava pensieri all�Arcangelo. L�asino ed il bue erano in ottima salute, ben pasciuti. Il loro foraggio era dono di un generoso contadino di una citt� lontana, dal nome impronunciabile Fuku..shi�jima, Aveva dovuto sborsare pochissimo in cambio di una benedizione. C�� ancora gente altruista, pens�.

Maria gli aveva assicurato di non aver bisogno di una levatrice, perch� era certa che il Suo Figliolo sarebbe nato in un modo diverso da tutti gli altri fanciulli. Stava sempre silenziosa e da quando aveva sentito canticchiare una pastorella, continuava a sferruzzare copertine di lana, perch� temeva che il pargoletto nascesse � �in una grotta al freddo e al gelo��

Gabriele era conscio di non poter chieder loro ulteriori sacrifici, n� che avrebbero potuto svolgere alcun�altra mansione Dopotutto, Maria lavava e Giuseppe stendeva, e le lavatrici sarebbero venute molto tempo dopo.

La moltitudine era silente ed attenta. Ciascuno sapeva che avrebbe dovuto, di l� a poco, effettuare pesanti sacrifici.

Venne la volta dei pastori. Nel 2012 erano arrivati con troppo bestiame e la richiesta di quote latte era diventata insostenibile. Quest�anno, pertanto, avrebbero dovuto limitare il numero degli animali. La moltitudine di pescivendoli, fruttivendoli, venditori di caldarroste sarebbe dovuta venire a proprie spese, emettendo scontrino fiscale per ogni vendita.

Vi fu un mormorio. Ma non scordate che stiamo parlando del Cielo, non sulla terra, e l� non si pu� dare la colpa ai politici. Non ce ne sono. Sono ospitati altrove, dove fa molto pi� caldo.

La proposta di Riccioli d�oro fu accolta all�unanimit�

La nota dolente, la carie, per Gabriele, erano I re Magi. Arrivavano da lontano, erano di nobili origini, pretendevano sempre una diaria sostanziosa ed alloggi di riguardo. Ma, per fortuna, le parole di Papa Francesco erano arrivate pure nel lontano oriente e Gabriele era certo che anche i coronati si sarebbero adeguati alla regola francescana. Avrebbero usufruito di un solo cammello, alternandosi in groppa. Il sacrificio sarebbe servito pure a smaltire qualche chilo di troppo. Inoltre, ormai, conoscevano benissimo la strada e certo non avrebbero avuto bisogno della stella cometa che pesava a dismisura sulla bolletta della luce. Essa sarebbe stata accesa la notte del 25, anche per confortare un poco Maria . Inoltre si mormorava che il Divin Bambino sarebbe sceso dalle stelle e nulla doveva ostacolare questo miracoloso evento

Anche gli addobbi degli alberi avrebbero dovuto subire tagli importanti. Niente palline che si rompono con facilit� e vanno sostituite ogni anno. Al loro posto bacche colorate. E niente illuminazione. Solo qualche specchietto per sfruttare al massimo la proverbiale luce del Paradiso.

Mentre osservava i volti perplessi ma rassegnati degli astanti, Gabriele stava per dimenticarsi di un personaggio neppure troppo invisibile: Babbo Natale. Erano previsti sacrifici pure per lui. Le renne costavano parecchio ed erano troppe. L�arcangelo, consultati alcuni tecnici di Maranello, le ridusse a due, pregando il vecchio Pap� di partire con un certo anticipo rispetto agli anni precedenti. In compenso, il Divino, avrebbe chiuso un occhio sui compensi ricevuti dal nonnino da noti marchi di bibite e pandori

Con un sospiro di sollievo, Gabriele termin� il suo discorso che venne seguito da uno scroscio di applausi.

Ma un presepe non � un presepe senza la musica. Doveva quindi farne a meno? Un�ombra pass� sul suo bel volto, ma se ne allontan� subito. Aveva avuto notizia che un gruppo di artisti, ogni anno, offriva gratuitamente la propria musica natalizia. Richiedevano in cambio soltanto sorrisi e volti felici. Erano gli zampognari �I Pie de Solt� che con i loro baghetti giravano per gli ospizi, per gli ospedali regalando attimi di gioia.

L�Arcangelo era certo di poterli ospitare in Paradiso

Il bel volto si illumin� di felicit�. Tutto era risolto. La quiete era tornata in Paradiso. Il suo Signore avrebbe avuto una degna accoglienza. Guard� in basso e decise di inviare una bella nevicata�capace di portare gioia in ogni cuor.

Adesso � Natale, pens�.

Buon Natale a tutti voi

by Magdy








Indietro


home
Gocce di pensiero


Questo lavoro partecipa all'iniziativa di
"Grafica in libert�"
per il

CALENDARIO DELL'AVVENTO