Privacy Policy

Manola

di Margaret Mazzantini

Editore Mondadori

Pagien 252








"Ma tutto si trasforma
chi siamo noi,
se non buio e luce
che si compenetrano
e formano l�unit� della nostra persona?"

Manola, la nostra coscienza,
la nostra anima riflessa in uno specchio
a cui possiamo confidare tutto ci�
che di pi� segreto abbiamo nel cuore
perch� lei riesce ad ascoltare ogni nostra argomentazione
senza intervenire, guardandoci negli occhi
perch� sa che non mentono,
senza criticare n� dare opinioni,
� come un leggerci dentro
senza paura di mostrarci.

Ed � a Manola, appunto, una sorta di maga nel romanzo,
che due sorelle Ortensia ed Anemone
si rivolgono in un continuo dialogo
che permette, nel contempo,
di far conoscere anche a noi
la loro storia manifesta e segreta.

Orty e Any, sono due gemelle ma mai gemelle furono pi� dissimili.

Ortensia,
molto sofferente per la mancanza
di amore materno,
� la gemella che nessuno si aspettava,
colei che non viene riconosciuta dalla madre
neppure al momento del parto
e le cui caratteristiche fisiche e interiori
fanno rabbrividire i componenti della sua stessa famiglia.
I genitori non riescono a comprenderla
nei suoi reali bisogni
e non accettano questa figlia cos� spettrale e coperta da antiestetici peli,
tutta dedita a ricerche spirituali.

Anemone,
sempre molto attenta al s uo aspetto fisico,
precoce, audace, procace,
ha desiderio di sentirsi femmina
e di conquistare l'ammirazione e la considerazione
di occhi esterni.
� pi� facile per lei essere amata dai genitori,
riesce a farsi ben volere e a soddisfare le loro aspettative e,
in qualche modo,
sembra essere pi� solida interiormente,
anche se pu� apparire pi� superficiale
nel proprio modello di vita.

Ma si sa come le vita di questi particolari fratelli o sorelle
siano legate da un invisibile filo emotivo
che nessuno potr� spezzare
e nello scorrere del racconto, quindi della vita,
vedremo come tutto, sorprendentemente, si trasformi.

E si trasformer� anche la vita di Poldo e del suo gemello interiore,
l'unico uomo che riesce a far innamorare prima l'una e poi l'altra.

Ortensia incontra Poldo una sera in un bar
e viene attratta subito dal suo essere "animale",
colmo di olezzi e di un aspetto fisico deplorevole
e ripugnante agli occhi dei pi�,
che si strafoga di cibo
a ogni ora del giorno e della notte,
giustificandosi col voler colmare la mancanza
di amore materno
del quale anche lui soffre moltissimo.

Ortensia che mai aveva badato all'aspetto fisico,
apprezza in lui lo straordinario aspetto spirituale,
la saggezza che dimostra in tutto il suo esprimersi
mentre Anemone vede in lui
il maschio al limite della decenza
con le sue manifestazioni esteriori.

Vince la carne e la procacit� di Anemone
e i due si sposano.

Dopo il matrimonio Anemone,
sempre pi� trascurata dal marito,
finisce per lasciarsi andare,
trasandatezza, sporcizia, ignavia,
cominciano a trasformare la sua bella persona
fuori e dentro e,
nonostante l'aiuto che Ortensia vorrebbe darle
per farla uscire da questo situazione,
non ce la fa, si d� all'alcool,
si ammala di cancro,
avviandosi tristemente verso l'epilogo della vita.

Ortensia invece
cerca di superare la delusione d'amore,
progettando una partenza, per mare,
verso l'ultimo avamposto vivibile di questo pianeta
e, inaspettatamente, quasi per caso,
un giorno "si accorge" del suo corpo
e questo la porter� all'inizio di una sorprendente trasformazione,
i peli da cui, fino ad allora, era stata ricoperta,
man mano spariranno,
le forme prendono sempre pi� forma,
la carne comincia a reclamare
i suoi diritti.
Questa nuova Ortensia
sar� notata dal nuovo Poldo,
anche lui rimodellato in un corpo da figurino,
senza pi� olezzi disgustosi indosso
n� mascelle in continua masticazione.
E la trasformazione
si avvia verso il prosieguo della vita.

Molto bello il significato allegorico di questa storia:
con risvolti psicologici assai validi
per la comprensione della nostra interiorit�.
Ognuno di noi ha un gemello interiore con cui,
volenti o no,
ci dobbiamo confrontare e con cui
prima o poi
dobbiamo fare i conti,
la disistima, i disagi la non accettazione di s�,
l'annientarsi fino a rasentare malattie inguaribili
ma poi, una mattina,
ci guardiamo allo specchio,
ci vediamo diverse e cominciamo un'altra vita.

Libro molto ben scritto,
scorrevole e piacevole da leggere,
con dei punti di sana ironia
che alleggeriscono ed impreziosiscono il racconto
e dei punti di introspezione
che ci chiamano a riflettere su noi stessi.

L'autrice,
con un'accurata scelta di sostantivi e aggettivi,
cos� spesso inutilizzati
nel nostro linguaggio comune,
riesce a dare il preciso colore e il giusto tono
alla descrizione che vuol mostrare
di quel determinato oggetto o sentimento..








Margaret Mazzantini nasce a Dublino il 27 ottobre 1961.
Suo padre Carlo, scrittore,
e sua madre Anne Donnelly, pittrice,
viaggeranno con le figlie tra la Spagna, l� Irlanda e il Marocco,
fino a trasferirsi nelle campagne di Tivoli,
non lontano dalla villa del grande imperatore Adriano
cui Marguerite Yourcenar fa dire che
�fondare biblioteche � come costruire granai pubblici,
ammassare riserve contro un inverno dello spirito� .

Margaret frequenta l�Accademia d�Arte Drammatica Silvio d�Amico di Roma
dove si diploma nel 1982.
Nello stesso anno esordisce a teatro interpretando Ifigenia
nell�omonima tragedia di Goethe.
Nel corso degli anni �80
d� vita, sul palcoscenico, a grandi personaggi femminili,
recitando Cechov, Strindberg, Sofocle.
Nel 1987 si sposa con Sergio Castellitto.
Sar� proprio Sergio a farle dono di un quaderno
che sulla copertina ha l�immagine audace
e seducente di Indiana Jones.
� da l�,
da quel quaderno di scuola che Margaret
comincia a pensare per la prima volta
alla scrittura come a qualcosa di necessario per lei.
La scrittura come quell�arte faticosa, dura, a tratti ingrata
che ha visto dominare l�esistenza di suo padre
ma insieme come capacit� di posare
uno sguardo dilatato sul mondo e sugli uomini.
Il suo esordio in letteratura � del 1994
con Il catino di zinco,
uscito per Marsilio.
Margaret si impone subito a pubblico e critica
per la forza evocativa della sua prosa.
Vince il premio Campiello in un anno in cui
gli altri romanzi della cinquina concorrenti al Super Campiello
sono firmati da Alberto Arbasino, Francesco Biamonti,
Giuseppe Pontiggia e Antonio Tabucchi.

Del 1999 � l�esilarante e visionaria pi�ce Manola.
Nel 2001 pubblica Non ti muovere, Mondadori,
con cui vince tra gli altri,
il premio Grinzane-Cavour,
il premio internazionale Zepter
come miglior libro europeo
e nel 2002 il premio Strega.
Non ti muovere
� un caso editoriale da 2 milioni di copie
e viene tradotto in 35 lingue.
Nel 2004 il film tratto dal romanzo
e diretto da Sergio Castellitto
replica nelle sale il successo del libro
e segna la nascita dell�amicizia con Penelope Cruz,
straordinaria attrice protagonista.
Nel 2002 lavora a Zorro.
Un eremita sul marciapiede (Mondadori),
un monologo interpretato in teatro da Sergio Castellitto.
Nel novembre 2008,
dopo pochi mesi di lavoro appassionato e febbrile,
esce Venuto al mondo (Mondadori),
con il quale vince il premio Super Campiello 2009:
il film tratto dal romanzo,
girato tra l�Italia, a Sarajevo e in Croazia,
� in corso di realizzazione sempre per la regia di Castellitto.
Nel frattempo, nel marzo 2011,
esce sempre per Mondadori Nessuno si salva da solo,
che domina le classifiche per mesi.
Nella collana Arcipelago di Einaudi
esce nel novembre dello stesso anno
il breve, intensissimo Mare al mattino.
Vive e lavora a Roma
con Sergio ed i loro quattro figli
Pietro, Maria, Anna e Cesare.







Indietro




home


Gocce di pensiero