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Le otto montagne



di Paolo Cognetti

Edizioni Einaudi

Pagine 208





In Nepal si dice che il mondo � una ruota a otto raggi.
Al centro c�� una montagna altissima,
il monte Sumeru,
intorno otto montagne,
i raggi della ruota,
e tra di loro otto mari.
E si domanda il saggio:
�Avr� imparato di pi� chi ha fatto il giro delle otto montagne
o chi � arrivato in cima al monte Sumeru?�.

Ad un certo punto,
Bruno il montanareo che nasce e vive alle falde del Grenon,
domanda a Pietro, il narratore,
l�amico di citt� che ha venduto il suo piccolo alloggio di Torino
per girare il mondo:
�Tu saresti quello che va per le otto montagne
e io quello che sale sul monte Sumeru?�.
�Pare proprio di s�, risponde Pietro.



Protagonista principale del romanzo �, infatti, proprio la montagna
ma non quella dei vacanzieri improvvisati scalatori
ma quella che finisce per insinuarsi nelle viscere e nel'anima di una persona
che finir� poi per accompagnarla e determinarne il corso di tutta la vita.

Pietro, un ragazzino di citt�, pallido e taciturno,
inizia a conoscere la montagna da piccolo proprio per la passione dei suoi genitori
che, seppure per lavoro sono costretti a vivere a Milano,
si rifugiano in localit� montane ogni volta che possono:
sua madre ama sedersi sui prati
e suo padre camminare fino alle cime pi� alte e,
dall'et� di sei anni,
anche Pietro,
comincer� a seguire suo padre,
finch� un moto di ribellione e il desiderio di trovare un'identit� personale,
lo porteranno a lasciare la famiglia
e ad andarsene a vivere da solo a Torino
fino a quando neppure questa scelta gli baster� pi�,
vende la sua casa per andare a lavorare in Nepal e ad esplorare l'Hmal�aya

E' proprio durante una delle loro escursioni sui monti
che i genitori di Pietro capitano ai piedi del Grenon,
nei pressi del Monte Rosa e ne restano affascinati.
tanto da acquistare una casa per poterci trascorrre le vacanze.

...Un mondo artico,
un eterno inverno che incombeva sui pascoli estivi.
Mia madre ne fu spaventata.
Mio padre invece diceva che fu come scoprire un altro ordine di grandezza,
arrivare dalle montagne degli uomini e ritrovarsi in quelle dei giganti.
E naturalmente se ne innamor� a prima vista...



Durante la sua prima vacanza sul Grenon Pietro conosce Bruno
conoscenza che si concretizzer� in un'amicizia,
altra protagonosta del romanzo,
che legher� i due ragazzi prioma,
i due uomini dopo,
per tutta la vit�,
cos� come la montagna del reato.

Bruno, un ragazzino cresciuto troppo in fretta a Grana,
il paesino ai piedi del Monte Rosa,
in cui i genitori di Pietro
hanno acquistato la casa per i soggiorni estivi,
vive in un ambiente scandito dal duro lavoro e dai ritmi dalla natura e,
appena pu�, raggiunge il suo amico
per andare con lui in montagna o lungo il torrente.

Romanzo di montagna, dunque,
affascinante e aspro ma,
come dice Pietro...
non c'� niente coem la montagna per ricordare...

Romanzo di ricordi allora,
per ritrovare nell'anima se stesso
e il suo percorso di formazione e crescita
misurandosi con l'impegno che richiede un ambiente
spesso aspro pur nella sua bellezza fatta di alberi, rocce, pascoli
e Grana diventa dunque la sua riconciliazione col passato,
dove torna ogni volta che ne sente la necessit� nell'anima e nel corpo,
per intraprendere passeggiate solitarie verso le vette
dove gli capita di scoprire tracce del padre,
che da anni ha lasciato questa terra
e poterlo ritrovare e riconciliarsi con la sua memoria.

Tutto � raccontato con una sobriet� e una misura davvero esemplari
e una rara capacit� di evitare ogni forma di retorica
nella quale sarebbe stato facile cadere.

Chi cresce di pi�, allora,
chi fa il giro degli otto monti
o chi arriva in cima a quello centrale?

Sia Pietro che Bruno hanno,
in egual misura,
hanno raggiunto lo scopo della vita,
poich�,
anche se in maniera diversa,
sono andati, hanno esplorato,
si sono misurati con le avversit� e le difficolt�
che mano mano hanno incontrato lungo il cammino.

La verit�, si dice Pietro,
ricordando la verit� che gli aveva insegnato suo padre,
� che esistono montagne cui non si pu� tornare
e una di queste � quella che sta
al centro e all'inizio della propria storia
e allora non resta che vagare per le altre otto
perch� crescere � anche misurarsi, andarsene, esplorare.

Sia Pietro che Bruno hanno,
in egual misura,
raggiunto lo scopo della vita,
poich�,
anche se in maniera diversa,
sono andati, hanno esplorato,
si sono misurati con le avversit� e le difficolt�
che mano mano hanno incontrato lungo il cammino.

E', un po', questa storia,
la storia di tutti noi,
della nostra vita,
ciascuno di noi, infatti, nascendo,
inizia a girare per le otto montagne,
a misurarsi con le avversit�, le difficolt�,
le gioie e i dolori che la vita riserva,
camminando ed esplorando.

La vita � come scalare un monte altissimo
ma non sapremo mai se al termine ci saremo arrivati
mentre sappiamo bene come andiamo via via esplorando le otto montagne
anche senza muoverci mai dal luogo natio.



Ma ancora:
miti e simboli sono universali,
cio� a disposizione di tutti.
Non siamo forse tutti il monte Sumeru?
Volente o nolente,
ognuno � il centro del proprio mondo
e intorno a lui i raggi della ruota sono le persone
che gli sono care.
Conoscersi � difficile come salire il monte Sumeru.

Bellissime sono le pagine descrittive
in cui si nota la profonda conoscenza da parte dell'autore
dell'ambiente montano
con tutti i suoi segreti
e molto interessanti sono anche
i passaggi di scandaglio dell'anima umana
con tutte le sue incertezze e debolezze
che via via ci permettono di conoscere i personaggi nelle loro pi� intime realt�.
Per met� del racconto i fatti si svolgono lineari
poi arrivano le sorprese.
Sono poche, ma essenziali, direi,
e verranno scoperte man mano che si procede con la lettura
cos� come verremo a conoscere anche
i pochi personaggi che abitano il romanzo:
i due amici, i loro genitori, qualche parente stretto,
qualche abitante di quei monti distanti e misteriosi.

E' un libro bello, godibile, senz'altro da leggere.




Paolo Cognetti � nato a Milano nel 1978.
� autore di alcuni documentari:
Vietato scappare, Isbam, Box, La notte del leone, Rumore di fondo,
che raccontano il rapporto tra i ragazzi, il territorio e la memoria.
Per minimum fax media ha realizzato
la serie Scrivere/New York, nove puntate su altrettanti scrittori newyorkesi,
da cui � tratto il documentario Il lato sbagliato del ponte,
viaggio tra gli scrittori di Brooklyn.
Per minimum fax ha pubblicato Manuale per ragazze di successo (2004),
Una cosa piccola che sta per esplodere (2007),
vincitore, tra gli altri, del Premio Fucini,
del Premio Settembrini e finalista al Premio Chiara,
Sofia si veste sempre di nero,
selezionato al Premio Strega 2013 e
A pesca nelle pozze pi� profonde.
Meditazioni sull'arte di scrivere racconti.
Ha vinto il Premio Strega Giovani
e il Premio Strega con il romanzo Le otto montagne (Einaudi 2016).

Il suo blog � paolocognetti.blogspot.it.


Narrativa

Fare ordine. [Genere: storia d'amore; 1 racconto da 5 fermate], Milano, Comune, Settore giovani, 2003.

Manuale per ragazze di successo in La qualit� dell'aria. Storie di questo tempo, a cura di Nicola Lagioia e Christian Raimo, Roma, Minimum fax, 2004. ISBN 88-7521-012-8.

Manuale per ragazze di successo, Roma, Minimum fax, 2004. ISBN 88-7521-034-9. [sette racconti. Finalista al Premio Bergamo 2005]

Una cosa piccola che sta per esplodere, Roma, Minimum fax, 2007. ISBN 978-88-7521-137-0. [raccolta di cinque racconti. Vincitore del Premio Settembrini 2008, sezione giovani. Finalista al Premio letterario Piero Chiara 2008. Vincitore del Premio Renato Fucini 2009]

Sofia si veste sempre di nero, Roma, Minimum fax, 2012. ISBN 978-88-7521-440-1. [romanzo di racconti. Finalista al Premio Strega 2013]

Il nuotatore, con Mara Cerri, Roma, Orecchio Acerbo, 2013. ISBN 978-88-96806-66-1.

Le otto montagne, Torino, Einaudi, 2016. ISBN 978-88-06-22672-5. [romanzo. Vincitore del Premio Strega 2017. Vincitore del Premio Strega Giovani 2017. Vincitore del Premio Strega OFF 2017

I lanciatori, in effe � Periodico di Altre Narrativit�, numero 6, 2017.


Saggi

New York � una finestra senza tende, con DVD, Roma-Bari, Laterza, 2010. ISBN 978-88-420-9218-6. [prima parte di una guida alla citt� di New York]

Il ragazzo selvatico. Quaderno di montagna, Milano, Terre di Mezzo, 2013. ISBN 978-88-6189-235-4.

Tutte le mie preghiere guardano verso Ovest, Torino, Edt, 2014. ISBN 978-88-592-0450-3. [seconda parte di una guida alla citt� di New York]

A pesca nelle pozze pi� profonde. Meditazioni sull'arte di scrivere racconti, Roma, Minimum fax, 2014. ISBN 978-88-7521-594-1.



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