Donatella, una bella ragazza sui trent'anni, a causa della crisi che,
negli ultimi tempi, sta colpendo un po� tutto il settore lavorativo
italiano, vede messo a rischio il suo posto di lavoro perch� l�azienda
di abbigliamento in cui � impiegata come segretaria, per un forte calo
delle vendite, rischia di chiudere.
Ci vuole un�idea, un nuovo progetto che serva a risollevare le vendite
e, quindi, la produzione e, per questo, dalla sede centrale di Milano,
scende a Roma, per incontrarsi con le maestranze locali dell�azienda, il
direttore generale in persona, accompagnato dal suo
amministrator-meneger di cui gode piena fiducia.
Ma proprio la mattina in cui avrebbe dovuto essere in riunione con i
capi, a Donatella succedono molti guai, non ultimo, un guasto alla sua
datata automobile che le procura un discreto ritardo all�appuntamento.
Trafelata ed imprecando contro la malasorte, si catapulta nello studio
di Laura, l�amica direttrice del settore romano dell�azienda, credendola
sola ma viene accolta dagli sguardi sorpresi e incuriositi degli ospiti
di Milano.
Con discreta nonchalance si scusa ma viene invitata dalla stessa
direttrice (non avrebbe potuto fare altrimenti) ad accomodarsi fuori che
l�avrebbe chiamata non appena avesse avuto bisogno di lei.
Ma � proprio il gran capo in persona a farla richiamare perch�, a suo
dire, � lei, cos� com��, carattere ed esteriorit� compresi, a poter
aiutare il suo fido collaboratore, Dottor Dettori,
a trovare l�idea che avrebbe salvato l�azienda e il suo posto di lavoro.
Cos� le viene presentato Francesco, ehmm, il Dottor Dettori di cui la
ragazza ha immediatamente una cattiva impressione�troppo elegante,
troppo sofisticato, troppo egocentrico, troppo�
La stessa cattiva impressione riceve il Dottor Dettori quando fissa i
suoi occhi sulla ragazza�troppo trascurata, troppo sguaiata, troppo
puntigliosa, troppo�
Ma � proprio quel troppo che con la delicata imponenza di un elefante,
comincia a �pesare� sui loro cuori e a fare la differenza.
Dalla crisi del mondo del lavoro, trattata con magistrale ironia, per
rendere la cosa meno gravosa, ai rapporti famigliari difficili seppur
superati ogni volta tramite il grande affetto che lega Donatella e i
suoi fratelli, all�amore capriccioso, scorbutico, bellissimo che aleggia
in tutte le pagine e che avr� il suo epilogo solo alle ultime battute,
sono i temi trattati in questo avvincente romanzo.
Una scrittura scorrevole e piacevole da leggersi, che incatena il
lettore al libro, dalla prima parola all�ultima anche per la grande
abilit� della scrittrice di centellinare goccia a goccia i colpi di
scena, disposti con studiata abilit� intuitiva fini all�ultima riga
della storia che �condanna� il lettore a non lasciare il libro prima di
essere giunto all�ultima parola.
Complimenti all�autrice per questo suo ennesimo successo editoriale.
Diana Moscatelli

Dedico questo romanzo a tutte le amicbe, tanti nomi, tante belle persone
ognuna con la sua storia, che hanno saputo darmi la spinta fondamentale
per proseguire la strada della scrittura.
Grazie per la vostra attenzione e soprattutto per l'appoggio
e per l'approvazione.
A Claudine, col mio stesso sogno, la stessa determinazione
nell'andare avanti
colei che condivide il piacere di scrivere con la passione
che ci contraddistingue
Alla mia famiglia presente e assente.
A coloro che hanno un lavoro precario,
a quelli che sperano di trovarne
uno, fatto indispensabile per la dignit� umana.
Annunziata Scarponi

L'amore non dona che se stesso
e nulla prende se non da se stesso
L'amore non possiede,
n� vuole essere posseduto;
poich� l'amore basta all'amore
Citazione d'anonimo
(dal libro)
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