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Vietnam

Hanoi

24 - 25 ottobre
Roma - Hanoi via Bangkok
mercoled� .- gioved�







Poi senti dondolare e, se non ci pensi,
sembra di essere su un bus
sul quale un passeggero si muove con troppa enfasi
poi senti ancora dondolare
e s�, non sei su un bus
ma appesa al cielo,
 con nonchalance continui a mangiare noccioline
o meglio arachidi come sta scritto sul pacchetto
che poco prima la gentilissima hostess Thai
ti ha messo tra le mani.



Dopo un po' arriva il pranzo
e si continua a volare.
Siamo partiti da Fiumicino in perfetto orario alle 13.55
e, a parte qualche dondolio,
dopo un volo piacevolmente regolare
della durata di circa 10 ore,
tenendo conto delle sei ore di fuso,
alle 5,15 atterriamo per lo scalo e il cambio di aereo
all'aeroporto internazionale di Bangkok, Suvarnabhumi,
un aeroporto che conosco
per esserci atterrata gi� altre volte.
Rifacciamo i vari controlli e
e alle 7,45 riprendiamo l'aereo
per atterrare quasi alle 10.00, ora loro,
all'aeroporto internazionale Noi Bai di Hanoi.



Recuperiamo i bagagli e ci rechiamo all'uscita
per incontrare la guida e il pullman
che ci avrebbero accompagnati durante il nostro soggiorno in Vietnam.





La guida, un uomo sui quarantacinque anni
si chiama Minh e parla abbastanza discretamente l'italiano
il bus moderno e confortevole � guidato da Nuynh
un simpatico giovanotto dall'ampio sorriso
Minh, dopo essersi presentato,
ci dice che l'aeroporto dista da Hanoi circa 45 chilometri
e, dato che le nostre stanze in Hotel non sono pronte
l'agenzia organizzatrice del viaggio ha stabilito
di farci fare la conoscenza di qualche tratto
della capitale del Vietnam
prima di andare in albergo.
Subito fuori l'aeroporto prendiamo l'autostrada
che, per fortuna non � molto trafficata
e dopo circa un'ora di cammino, arriviamo nei pressi della citt�
ed � l� che Minh ci indica il Fiume Rosso
un fiume lungo 1.150 chilometri,
che nasce in Cina
nella provincia dello Yunnan e solo nell'ultimo tratto
del suo corso attraversa Hanoi, prima di sfociare
nel Golfo del Tonchino, nel Mar Cinese Meridionale.

Hanoi si trova, appunto, alla confluenza del Fiume Rosso e del T� Lịch
che scorre attraverso vari quartieri della citt�.
.



Hanoi un tempo era una vasta laguna marina chiusa in un antico golfo
che si riemp� nei secoli e divenne una grande pianura lacustre
dove si insediarono le prime popolazioni neolitiche
che fondarono una civilt� del bronzo e poi del ferro
nei territori Dong Anh,Thanh Tri e Gia Lam.
Quando dei primi abitatori non rimase che la memoria nelle tradizioni
e le leggende della popolazione Viet
nel XI secolo il piccolo villaggio di Hanoi divenne capitale reale
e il sovrano Ly Thai To,
ampliando il villaggio,
edific� la sua citt� tra il lago dell�Ovest
e la zona dove poi sorse la cittadella,
dividendola nei vari quartieri di Kinh Thanh
che accoglievano mandarini, funzionari, militari e il popolo,
mentre per s� e la sua corte fece costruire la Citt� Reale Hoang Thanh
alla quale si accedeva da quattro porte orientate nei punti cardinali.
La principale era la porta del Sud Dai Hung,
quella del nord era la Meravigliosa Virt� Dieu Duc,
ad est vi era la porta del Buon Augurio Tuong Phu
e a ovest quella della Grande Felicit� Quang Phuc,
all�interno vi era la Citt� Proibita Cam Thanh
cinta da alte mura dove viveva il sovrano con la moglie e le concubine,
protetto dalla guardia reale.
Uno storico cinese del XII secolo racconta
che il grande palazzo reale era a quattro piani
in legno laccato di rosso dalle colonne decorate da dragoni d�oro
e circondato da splendidi giardini
dove sorgevano altri otto palazzi e tre padiglioni,
poi vennero costruiti altri otto palazzi
e quindici diversi edifici nei successivi due secoli.
Dell�antica magnificenza restano alcune costruzioni,
le pagode Chua Mot Cot e la pagoda Trang Quoc e il Tempio della Letteratura Van Mieu.







che poi visiteremo.

I sovrani che seguirono ad Hanoi arricchirono la capitale con nuovi quartieri,
templi e pagode per secoli fino al 1786,
quando il re Le Chieu Thong
fece distruggere i palazzi della dinastia nemica dei Trinh,
e trentaquattro anni dopo il successore degli Nguyen Minh Mang
ordin� una nuova devastazione
per imporre il riconoscimento di Hu� come u inica capitale del Vietnam
e nel 1848 Tu Duc fece distruggere i restanti palazzi rimasti.
Durante il periodo coloniale
le mura della cittadella di Gia Long furono abbattute
e la pagoda Bao Thien distrutta per edificarvi la cattedrale,



mentre la vecchia pagoda di Bao An fece posto al Palazzo delle Poste.

Per prima cosa andiamo a vedere il Lago della Spada Restituita Hoan Kiem
con il suo tempio di Ngoc Son
che si trova, dice Minh,
nel cuore della citt�.





Mettiamo da parte la stanchezza e quel pizzico di sonno
che la notte insonne ci ha regalato
e ci apprestiamo a sentire Minh che ci racconta
la leggenda dell'origine del nome di questo lago.
che, non avendo preso appunti,
ho ricostruito aiutandomi con Google

Al tempo in cui in Vietnam regnava la dinastia cinese Ming,
il popolo viveva in condizioni di estrema povert�.
Nella provincia di Thanh Hoa,
vi fu allora una rivolta, guidata dal generale Le Loi;
il popolo era per� mal armato e la rivolta
fu presto sedata dall�esercito.
Ma, Lac Long Quan,
Imperatore del Regno delle Acque,
decise di correre in soccorso dei rivoltosi.
Cos�, in un chiaro mattino,
il giovane pescatore Le Thanh,
certo di avere catturato all�amo un grosso pesce,
si ritrov� invece fra le mani una pesante spada di ferraglia.
Era un segno evidente,
il pescatore, si un� alla rivolta
e offr� la spada a Le Loi,
che dal momento in cui la brand�,
non conobbe pi� sconfitte
e port� il popolo alla vittoria,
divenendo il re del Vietnam libero e indipendente.
Il nuovo re trascorreva tranquillo le sue giornate nella capitale
un giorno, mentre con la sua giunca ornata di draghi e fenici,
pescava nel lago Hoan Kiem,
l�occhio azzurro di Ha Noi,
vide, dinnanzi alla prua della sua barca,
una tartaruga che gli si rivolse con voce umana:
�Amico Le Loi, Signore del Vietnam
� disse �
il mio Maestro, Lac Long Quan, Imperatore delle Acque,
ti prega di restituirgli la spada magica;
ora tu non hai pi� bisogno di questo regalo
poich� l�ordine e la pace
regnano oramai sovrani nel nostro paese�.
Il re restitu� la spada,
intuendo cos�
chi aveva aiutato il popolo del Viet Nam a trovare l�indipendenza�
Ancora oggi,
dalle sponde del lago Hoan Kiem,
capannelli di Vietnamiti,
scrutano il Lago, al tramonto,
temendo di scorgere,
fra le tante tartarughe che popolano quelle acque azzurre
e vengono a rendere omaggio ai visitatori,
una corazza armata di spada.
Sarebbe il segno di una nuova guerra e di guerra,
i Vietnamiti non vogliono pi� sentir parlare.
Questi sono tempi di pace, benessere e felicit�.

Per vedere la tartaruga gigante imbalsamata
ricordo di quella leggendaria,
andiamo a visitare il Tempio di Ngoc Son o Tempio della montagna di giada.
che si trova nel quartiere vecchio di Hanoi
ed � situato nella parte settentrionale su un'isoletta
del lago Hoan Kiem
e si pu� raggiungere percorrendo un simpatico ponticello in legno rosso
uno dei simboli di Hanoi,
ponte assai grazioso, chiamato The Huc - sole nascente -
costruito nel 1885
per mettere in comunicazione, appunto, la terraferma
con l'isola in cui si trova il Tempio.
che � circondato dall�acqua che ha un color verdastro,
� contornato da una ricca vegetazione e da alberi che riescono a creare molte zone d�ombra
e a nasconderlo quasi agli occhi dei visitatori.
Il ponte � costruito in puro stile vietnamita ed � chiamato Sole nascente
poich�, al mattino, i raggi del sole, illuminano, per primi, questo ponte.



Per entrare nel Tempio occorre il biglietto che � in vendita in un casotto a sinistra dell'ingresso e che Minh
provvede ad acquistare per tutti e dopo aver attraversato il Ponte del Sole Nascente
raggiungiamo l'ingresso.



















Il tempio e� stato costruito nel XIV secolo
durante la dinastia dei Tran per essere dedicato
ai caduti durante la guerra contro i Mongoli
e al generale Tran Hung Dao che sconfisse un esercito di 3.000  uomini
agli ordini dell'imperatore mongolo Kuibbai Khan.
Vi si trovano anche altari dedicati agli studiosi Van Xuong e La To il santo patrono dei medici,
ed � legato alla leggenda della restituzione della spada alla dea Kim Quy,
la tartaruga d�oro
Questo Tempio ha un ruolo sacro
nella mentalit� dei vietnamiti.
E� un tempio taoista per il culto dei personaggi della storia Vietnam e Cina.
Durante la dinastia Nguyen,
il confucianesimo ebbe un ruolo fondamentale nella societ�
e nel tempio si pratica anche
la venerazione dei santi confuciani,
per cui si possono ritrovare elementi
di entrambe le religioni,
confucianesimo e taoismo.

All�ingresso a sinistra del cancello,
c�� Thap Ma o la Torre Pen.
E� una struttura in pietra simile ad un obelisco, alta 30 metri,
la cui punta sembra quella di un pennello.
Sulla parte superiore c�� una scritta in caratteri cinesi
la quale indica che per scrivere all'altezza di un cielo azzurro,
bisogna essere nel vero e nel giusto
e la persona deve avere una forte determinazione e una grande volont�.













Davanti all�edificio principale c�� un grande braciere in bronzo,
dove vengono accesi moltissimi bastoncini d�incenso.

All'interno ci sono i vari altari dedicati con le molte offerte
in fiori, frutti e anche denari.













Uscendo dal Tempio vediamo la teca dove � conservata
la tartaruga imbalsamata in ricordo della leggendaria tartaruga del lago.





All'estremit� meridionale del lago, � visibile anche
la Thap Roa - Torre della tartaruga - Foto trovate in rete
poich� non mi era riuscito fotografarla.



Finita questa bella e interessante visita, andiamo in albergo
per rinfrescarci e cambiarci d'abito, mettendo capi di abbigliamento
pi� leggeri, dato che siamo partiti da Roma con abiti autunnali
e qui abbiamo trovato un caldo estivo.
L'albergo � il Mercure La Gara,
una bella e confortevole struttura.











Nel pomeriggio usciamo per una passeggiata a piedi nel centro storico di Hanoi
chiamato il Quartiere Vecchio
che si sviluppa a nord del Lago Hoan Kiem.
Ci dice Minh che qui, nel XIII secolo si stabilirono le 36 corporazioni cittadine,
ognuna in una via diversa,
vie che furono chiamate col nome della merce (hang) che vi era venduta,
anche se oggi questa distinzione � un po' superata.
Tra le strade specializzate passiamo in Pho Hang Gai, la via della seta,
in Pho Hang Da, la via del cuoio e in Pho Hang Huong, la via dell'incenso.

Ci addentriamo tra vie e viuzze affollate da locali e turisti
tra cui � difficile districarsi,
anche perch� i marciapiedi sono pieni di banchetti e bancarelle in cui si vende di tutto
oppure di punti di ristoro all'aperto, in cui accomodandosi su bassi sgabelli,
si pu� mangiare.

Sar� pure caotica questa parte della citt� ma � molto bella e pittoresca,
piena di colori, di odori e di rumori, compresi i clacson dei motorini
che suonano in continuazione

Ci sono molte belle cose esposte ma non abbiamo tempo di fermarci per acquistare qualcosa
perch� ci stanno aspettando i risci�, per farci continuare la visita del quartiere vecchio,
senza stancarci troppo.











Prendiamo i risci� e continuiamo il nostro giro.



Non amo molto questo genere di trasporti,
l'essere trasportata dalla fatica di un essere umano
mi crea un certo disagio,
ma ho dovuto accettare per forza
poich� il pedalatore ci dovr� lasciare
in un'altra parte della citt�
che a piedi, non conoscendola, non sarei mai stata capace di raggiungere
il punto stabilito per riunirci col gruppo.

Il nostro giro col risci� termina al mercato di Dong Xuan.
che, da dopo l'incendio del 1994 che lo distrusse,
fu completamente ricostruito lasciando di originale solo la facciata.



E' a pi� piani, come sono i nostri centri commerciali,
� affollatissimo ma, per lo pi� di locali.
Io e mio marito entriamo per un giro veloce e, servendoci della scala mobile,
visitiamo tutti i piani alla ricerca di coltelli a serramanico
da riportare ai nostri figli che fanno la collezione di questi coltelli.
Ma non li troviamo.
All'uscita del mercato ci attende il pullman per andare a visitare il Van Mieu
il Tempio della Letteratura.

E' un tempio in puro stile vietnamita e fu fatto costruire dal re Ly THanh Tong nel 1070
il quale, volendo rendere omaggio a eruditi e letterati,
 lo dedic� a Confucio, ed � il pi� famoso
fra tutti i templi dedicati a Confucio
che si trovano in Vietnam.

Nel 1076 divenne sede della prima Universit� del Vietnam
o Accademia Imperiale,
destinata ai reali e ai figli dei mandarini.
Rimase Universit� fino al 1802 quando l'imperatore Gia Long
decise di trasferirla nella nuova capitale Hu�.
Il complesso si estende su una superficie di oltre 54.000 metri quadrati
con un'architettura caratterizzata dalla successione di 5 cortili interni
separati da muri, ornati da bellissimi giardini.

Raggiungiamo l'ingresso.







Sulla parte alte del cancello d'entrata c'� un'iscrizione in cinese che dice:
- Tra le dottrine del mondo,
la nostra � migliore
ed � venerata da tutti i Paesi
affamati di cultura -

Oltre l'ingresso si aprono tre vie
che percorrono tutta la lunghezza del complesso:
quella al centro era riservata al re,
quella a sinistra ai mandarini amministrativi
e quella a destra ai mandarini militari.

Simili a imperatori ci addentriamo nella via centrale
per passare attraverso i primi due cortili
che sono zone abbastanza tranquille
con alberi secolari e giardini curati,
lontane dalla confusione del traffico cittadino





E' piacevole e rilassante percorrere questi giardini
ma non possiamo trattenerci troppo perch�
prima della fine della giornata abbiamo altri luoghi da visitare.



L'entrata al terzo cortile � dominata
dal Klue Van Cac,
il Pozzo dalla Chiarezza Celeste
che � un padiglione del 1802, verniciato di rosso,
con rifiniture in oro
ed eretto su quattro pilastri di pietra bianca.
Su ogni lato si apre una finestra che rappresenta il sole.







Questo padiglione � uno splendido esempio
dell'architettura vietnamita.

Ai lati di questo cortile, nello stagno di Thien Quang Tinh,
si riflettono diversi padiglioni in cui si trovano,
poggiate sopra altrettante tartarughe di pietra,
82 stele su cui sono iscritti i nomi dei migliori allievi,
la loro data e il luogo di nascita, nonch� la votazione riportata
negli scrutini finali tra il 1484 e il 1780.

Trovo che sia una bella iniziativa quella di incidere i nomi di studenti meritevoli
affinch� restino nel tempo.







Passiamo nel quarto cortile
ed entriamo in un porticato con le bellissime nove campate di colonne
color rosso acceso lavorato in oro che immette nella Grande Casa delle Cerimonie
la Bai Duong.



La sala si apre in un grande piazzale arricchito da molti vasi di bonsai.





Il largo tetto a spiovente � sormontato da due draghi con lunghe code dentellate.
che stanno l� per mandare via gli spiriti maligni.

A proposito di spiriti maligni:
pare che i vietnamiti li temano molto
per la qual cosa, sulla soglia di ogni tempio o sala
mettono un singolo gradino che occorre scavalcare
e che, dicono, serve a rendere difficile l'entrata agli spiriti malintenzionati.
Diciamo che a noi � servito a fare un po' di ginnastica che non fa mai male.

Molto bella e di grande effetto sono la sala interna,
interamente laccata di rosso
e il Dai Thanh
un santuario dedicato a Confucio con un piccolo museo
in cui sono conservati calamai, libri, penne e oggetti personali
appartenenti ai suoi discepoli pi� fedeli.

Ai lati, due a sinistra e due a destra ci sono
i suoi quattro discepoli pi� fedeli.









Il quinto cortile � stato ricostruito nel 2000
nell'area dell'ex Accademia Imperiale
completamente distrutta dai francesi nel 1945,
e ricostruito secondo l'aspetto originale.




L'ultimo edificio, su due piani,
conserva le statue degli imperatori che legarono il loro nome al tempio
e alla storia dell'istruzione del Vietnam.

Questo tempio ha subito varie distruzioni a causa delle guerre
ed � passato attraverso molteplici opere di restauro
le ultime delle quali sono state effettuate nel 1920, nel 1954 e nel 2000.
Oggi � uno dei siti storici e culturali pi� importanti
di Hanoi e del Vietnam tanto da essere raffigurato
nel retro della banconota da 100.000 dong.

.

Ho trovato in rete una piantina del tempio
da dove si pu� vedere meglio la disposizione dei cinque cortili
e dei vari edifici.




Conosciamo un po' Confucio
con notizie prese dal Web.

Nasce in Cina nel 551 avanti Cristo,
nel corso del Periodo delle primavere e degli autunni,
nello Stato di Lu, nella citt� di Zou,
in quella porzione di territorio che ora fa parte della provincia di Shandong.
La biografia tradizionale del filosofo cinese
� riportata nelle "Memorie di uno storico" di Sima Qian,
secondo le quali Confucio proviene da una famiglia di nobili origini,
ma in condizioni economiche non floride,
che discende dalla dinastia Shang.
Quando � ancora bambino perde il padre,
e viene quindi allevato unicamente dalla madre:
che riesce a garantirgli un'istruzione ottimale
a dispetto della situazione di povert� della casa.
Confucio cresce, si forma e vive in un periodo di corruzione,
di instabilit� politica (quasi di anarchia)
e di guerre combattute tra gli stati feudali.
Le notizie sulla sua vita, tuttavia, sono poche e incerte.
Certo � che egli riesce a rendersi protagonista
di una scalata sociale che gli permette di entrare tra gli Sh�,
classe sociale emergente
a met� tra la popolazione comune e l'antica nobilt�
che comprende uomini di modeste origini ma di grande talento,
con la capacit� di arrivare a una posizione alta
in virt� delle proprie qualit� intellettuali.
Parco e umile, segue uno stile di vita piuttosto moderato,
scegliendo di vivere in campagna,
lontano dalla citt�,
per perseguire un'esistenza appartata, br> contraddistinta da digiuni e dalla trasmissione del sapere:
per i suoi insegnamenti non vuole farsi pagare,
ma predilige offerte in natura.

La filosofia

La visione della vita del filosofo Confucio
si basa su un'etica collettiva e individuale
che affonda le proprie radici nella giustizia e nella rettitudine,
ma anche nell'importanza delle relazioni sociali
e delle tradizioni rituali.
La lealt� e il rispetto del prossimo
vengono considerati come doti indispensabili,
cos� come la riflessione e l'apprendimento di conoscenze
finalizzate al miglioramento di s� stessi e delle altre persone.
Egli stesso si qualifica come un messaggero
che ha il ruolo di comunicare la sapienza degli antichi.
Confucio, quindi, chiede ai propri discepoli
di approfondire la conoscenza dei tempi antichi
e dei testi del passato,
dai quali devono essere tratti gli insegnamenti per il presente.
La scuola di Confucio,
spesso considerata come un esempio di educazione tra i suoi contemporanei,
non viene per� vista di buon occhio dalla classe dirigente,
che non a caso emargina il filosofo
costringendolo addirittura alla fuga. Dopo i cinquant'anni,
viene nominato ministro della giustizia del duca di Lu,
ma � poi costretto alle dimissioni.
E' quindi costretto a vivere fuori dalla Cina
in esilio per un certo periodo;
viaggia tra gli stati di Wei Song
e prova a trovare lavoro come consigliere presso vari governatori.
Al suo ritorno nello stato di Lu,
tuttavia, si circonda nuovamente di allievi
e riprende gli insegnamenti,
che tornano ad attirare l'attenzione di molti,
incluse le autorit� di numerosi stati feudali cinesi,
ma questa volta in senso positivo:
al punto che il filosofo,
negli ultimi anni della sua esistenza,
diventa un uomo di corte molto rispettato
e un ambasciatore ben voluto.
Deve affrontare, in questo periodo, uno dei suoi allievi prediletti,
e la morte di Yan Hui,
un altro dei suoi studenti preferiti,
e del figlio Li.
Si occupa, inoltre, di compiti amministrativi
per il governatore della provincia in cui risiede,
gestendo bestiame e pascoli e piccoli negozi.
All'et� di sessantacinque anni,
si sposa in seconde nozze con una ragazza di quindici:
tale matrimonio, tuttavia,
� ritenuto un'unione non lecita per le consuetudini del tempo.
Confucio muore nel 479 avanti Cristo all'et� di 72 anni:
circa ottant'anni dopo la sua scomparsa,
i suoi discepoli raccoglieranno e organizzeranno
gli insegnamenti del Confucianesimo e del loro maestro nei "Dialoghi",
risalenti al 401 avanti Cristo.




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