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Il mio viaggio in Turchia







La Repubblica di Turchia (in turco T�rkiye Cumhuriyeti)
� uno stato il cui territorio comprende
l'estrema parte orientale della Tracia, in Europa,
e la penisola dell'Anatolia, circondata a sud dal Mar Mediterraneo,
ad ovest dal Mar Egeo,
a nord-ovest dal Mar di Marmara
e a nord dal Mar Nero, la parte pi� occidentale del continente asiatico.

La Turchia confina a nord-ovest con la Grecia e la Bulgaria,
a nord-est con la Georgia,
ad est con l'Armenia, l'Azerbaigian e l'Iran,
a sud-est con l'Iraq
e a sud con la Siria.
e nell'ultimo censimento (2011) � risultata avere 74.724.269[1] abitanti,
professanti per lo pi� la religione musulmana;
sono anche presenti piccole minoranze cristiane (soprattutto ortodosse, ma anche cattoliche)
ed ebraiche, mentre poco diffuso � l'ateismo.

La capitale � Ankara, una delle tre grandi citt� turche insieme a Smirne e İstanbul;br quest'ultima � la pi� grande metropoli del paese, nonch� il maggior centro industriale e commerciale.
La lingua ufficiale � il turco, ma sono presenti numerosissime minoranze linguistiche.
La moneta ufficiale � la lira turca.
Il presidente della Repubblica Turca � attualmente Abdullah G�l,
mentre il primo ministro in carica � Recep Tayyip Erdoğan.

La popolazione � per la maggior parte composta da giovani,
le aspettative di vita sono 71 anni per gli uomini e 75 per le donne.
Il tasso di alfabetizzazione sfiora il 95%, si tiene in gran conto la cultura e l'istruzione
e le universit� sono in continua espansione.
Al contrario di quanto la fama turca potrebbe far credere
nel Paese c'� molto rispetto per l'ambiente, nonostante il gran caldo che abbiamo trovato,
durante il tour, non ho notato incendi e le zone verdi,
tranne che nella zona desertica della Cappadocia,
erano tutte ben curate sia quelle a coltivazioni che a giardini e parchi.





La rinascita della Turchia si deve a Mustafa Kamal (19 maggio 1881 - 10 novembre 1938)
poi chiamato Ataturk, "Padre Turco, Gran Turco" quasi "Padre della Patra",
nome conferitogli dall'Asasemblea nazionale, parlamento turco, nel 1934,
quale prestigioso riconoscimento per aver liberato la Turchia dall'egemonia del retrogrado Impero Ottomano
ed aver istituito la Repubblica Turca.
Tenuto ancora oggi in grande considerazione e rispetto,
non � consentito, infatti, poter mettere il suo nome,
sulle banconote ed atti pubblici e riportata la sue effigie
e non c'� citt� o edificio pubblico in cui non ci sia una sua statua.

Ataturk era un ufficiale militare durante la Prima Guerra Mondiale,
in seguito alla sconfitta dell'Impero Ottomano,
ha guidato il Movimento Cittadino Turco nella guerra per l'Indipendenza della Turchia.
Dopo aver stabilito un governo provvisorio ad Ankara,
ha sconfitto le forze inviate dagli Alleati,
ottenendo l'indipendenza e istituendo la Repubblica Turca proclamata il 29 ottobre 1923.
Ataturk ne fu il primo Presidente.

" ... Di completa indipendenza, intendiamo ovviamente completo economico,
finanziario, giuridico, militare,
l'indipendenza culturale e la libert� in tutte le questioni.
Essere privati​di indipendenza in uno di questi � equivalente per la nazione e paese
essere privati di ogni sua indipendenza...."Ataturk





Di idee liberali e riformiste ha intrapreso subito una modernizzazione del Paese,
introducendo riforme di ampia portata negli aspetti sociali, culturali ed economici che costituiscono,
ancora oggi, la spina dorsale della Repubblica per quanto riguarda le strutture legislative, giudiziarie ed economiche.
Spost� la capitale ad Ankara, abol� il califfato, i tribunali religiosi, le scuole coraniche,
sostituite da una rete sempre pi� capillare ed efficiente di scuole statali
basate su un'educazione mirata al patriottismo e al laicismo.
Vennero messi al bando gli ordini dei dervisci
e nella Costituzione fu eliminato il riferimento all'Islam quale religioen di Stato
e si fece divieto di utilizzare l'arabo o qualsiasi lingua diversa dal turco,
durante le funzioni religiose.
Di portata rivoluzionaria fu la riforma della scrittura,
che vide sostituire l'alfabeto arabo con quello latino.
Ci� segn� un'energica rottura con tutta la cultura del recente passato,
dove il turco era considerato semplicemente la lingua dei contadini ignoranti,
la classe dirigente aveva invece assorbito con grande entusiasmo le influenze culturali arabe.
Con introduzione dei caratteri latini, ritenuti presupposto necessario per una alfabetizzazione di massa,
cominci� pure una campagna per l'eliminazione di tutte quelle parole che avessero un'origine araba o persiana.
Il modello da seguire doveva essere moderna Europa.
Vennero quindi adottate anche alcune norme sull'introduzione dell'abbigliamento all'europea
ed avviate campagne contro il velo femminile e l'onomastica tradizionale:
nel 1934 fu reso obbligatorio l'uso del cognome.
L'assemblea nazionale assegn� a Mustafa Kemal quello di Atat�rk, padre dei turchi.
Cambi� la bandiera verde degli ottomani con l�attuale
bandiera rossa con mezza luna e stella a cinque punte.
Molteplici sono le leggende che riportano alla scelta di questa simbologia,
quella pi� vicina alla Turchia attuale � che il rosso rappresenta
il sangue versato dai soldati, la stella la libert� e la mezzaluna il riflesso della luna che Ataturk vide sul corpo dei soldati
morti in combattimento, quando and� sul campo di battaglia. Viet�, e questo divieto permane ancora, di pregare al di fuori delle moschee. Furono, inoltre, introdotti dei codici di ispirazione europea per quanto riguardava il diritto.
Per attuare le riforme volute da Ataturk, era per� fortemente necessario inculcare nella mente del popolo turco un orgoglio etnico,
ancora poco percepito nella societ�.
Durante gli anni trenta fu cos� incoraggiata la circolazione di alcune teorie storiche e linguistiche
che attribuivano ai turchi un ruolo centrale nell'evoluzione dell'intera umanit�
e che ponevano la lingua turca quale origine di tutte le altre lingue.
Tale nazionalismo esasperato si tradusse drammaticamente nel rifiuto di ammettere
che in Turchia potessero esistere popolazioni non turche�
La filosofia che caratterizz� questo particolare nazionalismo e tutte le varie riforme � nota col nome di Kemalismo.
Nel febbraio del 1937 furono introdotti i seguenti principi nell�Articolo Due della costituzione della Repubblica Turca:
Repubblicanesimo, Nazionalismo, Populismo, Modernsimo, Laicismo, Statalismo.
Il 10 novembre dell'anno succesivo, in seguito ad una malattia di alcuni mesi,
il liberatore nazionale, Padre dei turchi e della Turchia moderna, mor�.
A cinquantasette anni si spense nel suo letto in un palazzo sulla riva del Bosforo.
Fuori lo vegliava il suo popolo, pronto a trasformarlo in quotidiana effige ed in mito.

Mustafa Kemal Atat�rk � ricordato da molti monumenti in tutta la Turchia,
come l' aeroporto internazionale Atat�rk di Istanbul,
il ponte di Atat�rk sul Corno d'Oro (Halic),
la diga di Atat�rk , e Atat�rk Stadium.
Statue di Ataturk sono state erette in tutte le citt� turche dal governo,
il suo volto e il nome sono visti e sentiti ovunque in Turchia,
il suo ritratto pu� essere visto in tutti gli edifici pubblici, in tutte le scuole e nelle aule,
su tutti i libri di scuola, su tutte le lire turche le banconote, e nelle case di molte famiglie turche.
Al momento esatto della sua morte,
su ogni 10 novembre, alle 09:05, la maggior parte dei veicoli e persone nelle vie del paese fanno un momento di pausa
per un minuto in memoria.


Oggi le cose stanno leggermente cambiando,
da parte dei non integralisti c'� il timore che il presidente Erdogan,
riporti la laica Turchia ad uno stato integralista di tipo iraniano.
Non � difficile infatti, girando per le citt�,
vedere nei negozi e nelle case, esposta la bandiera turca,
non come segno di nazionalismo ma come atto di protesta contro il governo
che sta cambaindo la Costituzione con forme pi� integraliste.
A seguito alle riforme di Ataturk era vietato alle donne di portare il velo,
oggi, specialmente nelle zone pi� interne, � molto frequente vedere donne col fazzoletto in testa,
nonostante il gran caldo, il ciador e il burka.
Pare che sia una libera scelta da parte della donna e non una vera e propria imposizione,
una forma di liberazione ideologica, che porta la donna a poter accedere ad ogni forma di lavoro e di studio,
con un simbolo che in passato era segno di repressioni e divieti.

Ma, pare una contraddizione, specialmente nelle citt� ci sono molti negozi di baincheria intima femminile,
molto bella, a dire il vero, e di marca, che, ci hanno detto, le donne indossano in casa, coem segno di evoluzione di pensiero
grazie anche all'uso deio mezzi tecnologici e della televisione,

Quasi tutte le case sono provviste di pannelli solari, il cui costo per l'80% � a carico dello Stato e,
soprattuto ad Istanbul e nelle altre citt� principali
non � raro vedere quartieri fatti di casette evanescenti,
in demolizione per ricostruirne altre pi� moderne e confortevoli,
questo soprattutto in periodo di elezioni, a dimostrazione che tutto il mondo � paese.


Il popolo turco � un popolo vivo e vitale,
assai ospitale, generoso e corretto,
cosa che contrasta con il nostro detto "mamma li turchi"
che fa loro sorridere bonariamente quando ci sentono dirlo.
Tradizioni che si trasmettono di generazione in generazione e modernit� s'incastrano nel loro modo di vivere.
Si tratta di una miscelatura molto ben assortita fra clima dell'area, geografia e appartenenza etnica
ma molte usanze sono rimaste ancora legate all'islamismo in cui non manca un tocco di superstizione
come, ad esempio, il grande valore che assume "la perla blu",
un vero e proprio amuleto, potentissimo, secondo la credenza locale, contro il malocchio.
Per questo in molto continua a portarlo,
vieme appeso dovunque e i negozi e le bancarelle di souvenirs ne sono pieni.




Ma sono pieni un po' di tutto le numerosissime bancarelle che affollano le strade e i bazar delle varie citt�.
Molto tenute in considerazione, infatti, in Turchia, sono le arti manuali e moltissimi sono gli artigiani di talento.
Molto belli da ammirare sono i pizzi di seta, oya, lavorati con l'ago con cui si ottengono complessi intrecci floreali.
Fiorente � anche la produzione di oggetti in rame e ottone, la lavorazione di pietre semipreziose e della tessitura rurale,
bellissimi sono i tappeti dai fantasmagorici colori e disegni, realizzati a mano.
In Turchia ci sono, infatti molte cooperative di tappeti in cui i contributi
dei lavoratori vengono pagati dal Ministero del lavoro.
Vengono fatti corsi trimestrali e le donne che superano il corso
o vengono impiegate direttamente nella cooperativa o lavorano a casa,
vendendo poi i loro prodotti nella cooperativa stessa.





Molto tipici e di grande effetto scenografico sono gli oggetti di ogni tipo che hanno come decorazioen i tulipani. ma in Turchia ed � stato il simbolo degli Ottomani.
Il suo nome deriva dalla parola graca "turban" in riferimento al turbante, tipico copricapo arabo, che somiglia al tulipano in piena fioritura.
Questo fiore ebbe una grande popolarit� in Turchia nel XVI secolo durante il regno di Solimano il Magnifico,
che lo volle sviluppare in numerose variet� ed impiantare ovunque. Clusius trov� un modo per sviluppare molte variet� di tulipani,
nei pi� svariati colori e forme.
La sua coltivazione nei Paesi Bassi inizi� all'incirca a partire dal 1593.
I tulipani divennero rapidamente una merce di lusso e uno status symbol,
non solo per il loro valore decorativo,
ma anche per il valore gastronomico, e crebbero rapidamente di prezzo.
Si contrattavano in casa del mercante Jacob van der Buerse (da cui prese il nome la Borsa),
generando tra il 1634-37
la prima bolla speculativa documentata della storia del capitalismo,
la famosa bolla dei tulipani, che scoppi� il 5 febbraio 1637.



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